di FRANCESCO IULIANO
Erano poco meno di un centinaio, provenienti da tutte le province calabresi, gli idonei della sanità calabrese che questa mattina si sono ritrovati sotto la sede del Palazzo del Governo della città capoluogo per protestare contro il mancato scorrimento delle graduatorie di tutte le figure professionali relativamente ai concorsi svolti.
Tra le loro richieste anche quella di interrompere i contratti di lavoro a tempo determinato dei precari che non hanno i requisiti della nuova legge Madia; di definire il fabbisogno definitivo al 28 febbraio 2020; di vietare e bloccare eventuali deliberazioni regionali in merito ad assunzioni di personale sanitario con contratti a termine in presenza di graduatorie ancora vigenti; di vietare concorsi già banditi e non ancora espletati.
Intorno alle 10,30 una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta in Prefettura dal capo di Gabinetto
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