Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, supportata in fase esecutiva dalla Squadra Volante ha tratto in arresto tre persone, tutte con precedenti penali e di polizia anche specifici, gravemente indiziate, a vario titolo, di aver commesso, in concorso tra loro e con altri soggetti, svariati furti, tutti aggravati anche perché commessi con violenza sulle cose, approfittando delle circostanze di luogo, tempo e persona atte a minorare la provata difesa e su beni pubblici o esposti alla pubblica fede.
Il provvedimento scaturisce dagli approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra Mobile a seguito di una lunga serie di episodi delittuosi perpetrati ai danni di esercizi commerciali e strutture pubbliche.
L’ipotesi investigativa è che gli indagati si sarebbero resi responsabili, nel tempo a partire dall’febbraio scorso, della commissione di vari reati contro il patrimonio. Tra gli episodi più significativi portati alla luce dagli inquirenti, quello in cui i tre di introducevano - dopo aver forzato le porte - negli uffici della Figc di Catanzaro, asportando diverse attrezzature tecniche per un valore di alcune migliaia di euro. Ai tre indagati sono altresì riconducibili altri episodi come lo scassinamento di un distributore di sigarette posto all'esterno di un'edicola di tabacchi di Tiriolo, o ancora, nell'aprile scorso, il tentato furto di gioielli nel centro cittadino, per il quale erano state impiegate una fiamma ossidrica e una mazza per frantumare il vetro di protezione della gioielleria ma che non consentì la riuscita del colpo grazie all'intervento dei passanti.
Sempre nel mese di aprile scorso, gli stessi tre si introducevano nei locali della sede ANAS, forzando la porta di ingresso e asportando la gettoniera di un distributore automatico di snack e bevande. Soli pochi giorni dopo, sempre in orario notturno, tornavano nello stesso stabile danneggiando questa volta un distributore di bevande e ad asportarne il contenuto.
Ultimo episodio menzionato dagli inquirenti, avvento nel maggio scorso, un nuovo furto di denaro e bevande avvenuto in un'attività commerciale denominata "Bar del Borgo".
Gli atti delittuosi ricostruiti, oltre ad essere gravi di per sé, hanno fatto emergere una spiccata pericolosità sociale e criminale degli indagati poiché ripetuti in maniera seriale nel tempo e denotano una evidente professionalità nelle azioni furtive, indice del fatto che si tratta di soggetti che vivono stabilmente dei proventi generati da tali attività illecite.
Dopo le formalità di rito, gli indagati sono stati associati presso le case circondariali di Catanzaro e di Cosenza.
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