In occasione del centenario della nascita di Leonardo Sciascia anche Catanzaro, grazie al Liceo Scientifico “Luigi Siciliani”, mercoledì 24 novembre 2021 ha reso omaggio a uno dei grandi scrittori contemporanei, intellettuale e figura esemplare per coscienza e coraggio civile nella società e nella letteratura del Novecento.
Il Liceo catanzarese, per iniziativa della sua dirigente, la prof.ssa Filomena Rita Folino, dei docenti di Letteratura italiana e della co-curatrice del convegno, Prof.ssa Milly Curcio, ha partecipato al Seminario internazionale intitolato Leonardo Sciascia: confessioni e investigazioni, in collaborazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pécs, dell’Istituto Italiano di cultura per l’Ungheria e dell’Università “Carlo Bo” di Urbino.
Alla giornata di studio hanno preso parte alcuni fra i maggiori esperti dell’opera di Sciascia: oltre alla stessa Milly Curcio, saggista e curatrice del prezioso volume-epistolario Sciascia-La Cava, Fabrizio Catalano, nipote dello scrittore e autore di un recente volume sul cinema e Sciascia, il prof. Gian Italo Bischi, autore di un volume recente su Sciascia e gli americani, e il prof. Luigi Tassoni, critico e semiologo, che numerosi saggi ha dedicato allo scrittore siciliano.
All’intensa mattina “in compagnia di Sciascia” hanno preso parte studenti universitari ungheresi di Pécs e oltre 200 studenti del Liceo Siciliani, collegati tramite piattaforma WEB (l’evento si può seguire su Youtube al link https://youtu.be/3sLm7N5APOw). Sono stati proprio gli studenti i veri protagonisti della giornata, prodighi di domande stimolanti, elaborate grazie al programma di letture guidate dai docenti, che hanno consentito agli esperti di entrare nel vivo del linguaggio di Sciascia e delle sue scelte, puntando, ad esempio, sulla sua formazione tra cinema e noir americani (Catalano e Bischi), sull’impegno nella comprensione e decodifica del fenomeno mafioso sin dalle sue origini, sul suo anticonformismo e critica al potere, così come sulle sue investigazioni intorno all’inquisizione e alla stregoneria (Curcio), e sulle sue innovazioni nel meccanismo narrativo, e del noir in particolare (Tassoni).
Non è mancato neanche un ricordo da dietro le quinte del grande scrittore siciliano, di Fabrizio Catalano che, bambino, osservava il nonno a lavoro o negli incontri con altri grandi scrittori che gli facevano visita (Consolo, Bufalino); né è mancato il racconto delle passioni di Sciascia (i libri, i western, il cinema americano, i gialli, le grandi letterature), e la cronaca della sua lucida presa di posizione in grandi casi storici della contemporaneità (la scomparsa del fisico Majorana, il delitto Moro, l’assassinio del generale Dalla Chiesa, il processo a Enzo Tortora).
Insomma, quello che docenti e studenti hanno potuto “incontrare”, grazie a questa bella iniziativa, è uno scrittore a tutto tondo, uno scrittore senza veli e reticenze, un personaggio unico e necessario alla cultura del nostro tempo.
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