"I presidenti di commissione si sono dimessi perché li ho fatti dimettere io". Sergio Costanzo, capogruppo di Fare per Catanzaro, 'rivendica' quanto accaduto nella giornata di ieri, quando contestualmente hanno lasciato la guida delle rispettive commissioni Antonio Ursino, Giuliano Renda e Fabio Talarico (LEGGI QUI LA NOTIZIA). Un piccolo terremoto nella tempestata e incerta situazione politica del Comune di Catanzaro che si prepara al voto dei prossimi mesi.
Sentito da La Nuova Calabria, Costanzo spiega: "Ho fatto notare a Ursino come la commissione, in quattro mesi, non sia stata affatto consultata sulle attività natalizie. Decide tutto l'esecutivo e l'assessore al ramo. Eppure il Tuel - precisa Costanzo- dice chiaramente che i consiglieri hanno potere di indirizzo e di controllo sull'attività gestionale. Abbiamo scoperto il programma di Natale delle città dai comunicati stampa. Ho chiesto: che ci stiamo a fare nelle commissioni?".
Il capogruppo di Fare per Catanzaro, rivendicando quindi il ruolo del consigliere "svuotato", prosegue: "La festa dell'uva fatta per anni è saltata, le luminarie affidate da anni sempre allo stesso sono quelle che sono. Possibile che la commissione non sia mai coinvolta? Questo è il problema: il ruolo della politica in città. A questo non hanno saputo rispondere ed evidentemente per paura e incapacità hanno deciso di dimettersi".
Costanzo proprio sulle lacune politiche del capoluogo ricorda come la sua candidatura alle Provinciali serva anche per tenere alto il vessillo catanzarese a Palazzo di Vetro. "Non c'era nessuno di Catanzaro candidato e tra sei mesi potrebbe arrivare uno che la guida da Lamezia Terme". (g.r.)
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