DI SONIA LIBICO
Tanto carattere e tanto cuore. Tanto. Il Catanzaro di mister Caserta ha dimostrato questo. E lo ha fatto partita dopo partita. Incontro dopo incontro. Lasciandosi dietro le spalle polemiche e rimproveri. Con il fantasma di Vivarini pronto a spuntare al momento opportuno. “Troppi pareggi, eravamo abituati allo spettacolo in campo…”. Paragoni continui che non sembrano aver scalfito il team giallorosso alla luce del sesto posto in classifica, proprio come lo scorso anno.
A fare sempre da scudo ai suoi, Fabio Caserta, “quello che non sorride mai”, “quello testardo”. Quello che ha sempre difeso i “suoi ragazzi”. Sempre, anche davanti a errori evidenti, dei quali si è preso la responsabilità. Si è creato così un gruppo. Che giornata dopo giornata è diventato sempre più solido. Un gruppo che si è nutrito del meraviglioso e unico tifo giallorosso. Del quale non può proprio fare a meno, basti pensare al derby col Cosenza dove, i fatti lo testimoniano, quel sostegno è mancato davvero tanto. Parte imprescindibile di questa squadra. Il capitano c’è sempre stato. In campo e fuori. E’ indiscutibile.
Ma quella di ieri non è la vittoria del singolo. E’ la vittoria di tutti i calciatori, dell’allenatore, del presidente, della dirigenza, della tifoseria. Di tutti. Perché l’unione vince sempre. Adesso Iemmello e compagni possono e devono godersi questa pausa. Adesso le parole hanno lasciato spazio ai fatti. Senza congettura alcuna. Senza se e senza ma. Godiamoci il momento. Oggi, nel day after, dobbiamo solo gioire. Oggi, nel day after, c'è solo spazio per i sorrisi. Tanti. Anche quelli di Fabio Caserta.
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