Catanzaro Servizi e gli Speziali firmano la transazione da 1,6 milioni per la vicenda Parco Romani

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L'accordo transattivo sottoscritto lo scorso 20 febbraio. Il debito originario era di oltre 2,2 milioni di euro. L'amministratore unico Silipo: "Prosegue il piano di ristrutturazione dell'azienda. Adesso si punta a implementare i nuovi servizi affidati alla partecipata"

  10 marzo 2025 19:00

di GABRIELE RUBINO

Dopo una raffica di sentenze, negoziati, avanzamenti e bruschi stop è arrivata la firma. La Catanzaro Servizi, l'ente in house del Comune, e la società Aurora hanno stipulato la transazione per la vicenda Parco Romani.

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Tutto risale a circa 14 anni fa, quando la partecipata aveva deciso di acquistare una porzione dei locali all'interno di quella che sarebbe poi diventata la più grande incompiuta della città. Non essendoci stato il pagamento integrale delle somme pattuite, è partito il tam tam giudiziario che si è chiuso con la sentenza della Corte d'Appello dell'ottobre 2018, poi rettificata a dicembre dello stesso anno.  

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L'accordo è stato stipulato da Antonio e Giuseppe Speziali, per la società privata, e da Gianluca Silipo, amministratore unico della partecipata municipale lo scorso 20 febbraio. Quest'ultima dovrà corrispondere 1,6 milioni di euro: 150 mila entro 30 giorni, altrettanti entro 120 giorni e poi 10 rate trimestrali da 130 mila euro. Il debito maturato era arrivato a superare i 2,2 milioni di euro, almeno fino al 2019. Dunque, considerando gli ulteriori interessi, la cifra sarebbe stata decisamente superiore.  

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Silipo ha commentato lo 'storico' risultato: "Era uno dei quattro pilastri della strategia da me improntata per la ristrutturazione dell'azienda. Quando mi sono insediato, la società era in estrema sofferenza, oltre a Parco Romani, c'era la perdita secca causata dal leasing di Scacco Matto e oltre un milione di debitoria tributaria.  Una situazione tragica che pesava per circa 6 milioni. Dopo la semestrale del 2023, abbiamo avviato un percorso virtuoso tanto che abbiamo contenuto il disavanzo a 320-340 mila euro a fine dell'anno. Il 2024 è stato l'anno di gestione piena di tutto ciò che si è potuto. LA semestrale del 2024, al 30 giugno, ha avuto una perdita di 70-90 mila euro che non preoccupa. Al contempo è stato registrato un risparmio di costi di circa 300 mila". 

Tornando alla recente transazione, Silipo ha aggiunto: "Bisognava riportare l'azienda a livelli di efficienza tali da sostenere questa transazione. L'opera è quasi compiuta. Si abbatte l'importo, che è stato spalmato su un triennio".

Per Silipo l'unica incompiuta del piano industriale è, al momento, il rilancio della società attraverso i nuovi affidamenti dei servizi. A partire dall'affidamento del terzo specchio d'acqua per l'installazione dei pontili (si stimano ricavi per 360 mila euro), che per l'amministratore unico potrebbe partire "entro questa stagione estiva". 

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