Catanzaro si candida a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea, Fiorita: “Sfodereremo tre assi nella manica"

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Gli assi della manica di Catanzaro per il sindaco sono: "Mimmo Rotella, il parco Internazionale della Scultura e la nostra prestigiosa Accademia di Belle Arti”

  19 aprile 2024 13:05

“Catanzaro si candida, fin d’ora, al titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2025. Non appena il Ministero della cultura adotterà il bando annunciato dal ministro Sangiuliano, presenteremo la nostra candidatura, sfoderando tre assi nella manica: la Città di Mimmo Rotella, che dell’arte contemporanea è stato uno dei protagonisti indiscussi sulla scena mondiale, il Parco internazionale della scultura - il museo a cielo aperto del Parco della Biodiversità così ricco di opere contemporanea - e la presenza di una prestigiosa Accademia delle Belle Arti.  Non sarà facile salire sul podio, perché ci saranno altre candidature autorevoli, ma credo che Catanzaro meriti questo riconoscimento che porterebbe non solo onore e gloria, ma anche sostanziosi finanziamenti economici da parte del Ministero", scrive in una nota il sindaco Nicola Fiorita.

"Abbiamo già avviato interlocuzioni con la Provincia, l’Accademia di Belle Arti e la Fondazione Rotella, - prosegue - con cui ci metteremo subito al lavoro per predisporre un progetto serio che possa portare all’attribuzione del titolo. Punteremo ovviamente sulla figura del maestro Rotella, esponente di movimenti artistici internazionali come i Nouveaux réalistes, la Mec-art e i suoi celebri décollages".

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"Sarà notevole l’apporto del Parco Internazionale della Scultura, intuizione di Michele Traversa, che propone opere di artisti del calibro di Tony Cragg, Mimmo Paladino, Jan Fabre, Michelangelo Pistoletto, Daniel Buren e tanti altri ancora. Ma penseremo anche ad un’idea originale per realizzare una grande “residenza” in grado di ospitare artisti da tutto il mondo, privilegio che il Ministero assegnerà alla città vincente. Attendiamo la pubblicazione del bando e poi ci tufferemo in questa bella ed esaltante avventura”, conclude Fiorita.

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