di FILIPPO COPPOLETTA
Un esordio strepitoso per Marco Pompetti, il classe 2000 neo arrivato alla corte di Vincenzo Vivarini che ha firmato oggi la terza spettacolare rete, la prima per lui nella serie cadetta. Per lui, però, le emozioni non nascono solo da questo importante evento, ma sin dall'arrivo al Ceravolo nel suo primo incontro con il pubblico giallorosso. "Non mi aspettavo un'accoglienza così - ha detto in sala stampa - mi avevano descritto il pubblico di Catanzaro ma è stata ugualmente una grande emozione trovare lo stadio pieno un'ora e mezza prima del fischio d'inizio".
"Sto lavorando duro e sto facendo ciò il mister mi chiede" ha aggiunto il numero 21 del Catanzaro, rivelando di aver seguito le Aquile nella gloriosa cavalcata dello scorso anno. "Avevo già notato che c'era grande idea quando si giocava - ha aggiunto - voglio imparare quello che il mister mi chiede e prendo spunto dai miei compagni, offrendo il mio contributo ogni qual volta mi sarà chiesto dal mister".
Stanchezza? "No, siamo ancora alle prime partite e vincere fa sentirla meno" ammette il giovane centrocampista giallorosso che dedica la sua prima rete ai genitori: "Le due persone che mi stanno vicino soprattuto in quei momenti difficili che non sono mancati".
"Nel primo tempo abbiamo avuto come difficoltà il vento che permetteva allo Spezia di recuperare campo. Una squadra ben organizzata nella fase difensiva ma noi siamo stati molto bravi, abbiamo mantenuto compattezza, abbiamo sempre cercato di ripartite, ci siamo disimpegnati molto bene, abbiamo superato la pressione più difficile con qualità".
Sono le prole del tecnico del Catanzaro, Vincenzo Vivarini, che torna in sala stampa esaltando, come al solito, il lavoro dell'intera squadra. Si sofferma - perché richiesto dai giornalisti - sul lavoro in campo di Scognamillo che definisce "l'anima di questa squadra, un ragazzo che rallegra lo spogliatoio, attaccato a questi colori, si sta prendendo una grande soddisfazione in questo campionato".
"Lo spirito della squadra era molto alto anche nel primo tempo, altrimenti per causa del vento prendevamo goal. Venire fuori dalle pressioni dello Spezia non era facile" ha aggiunto Vivarini che guardando ad un Ceravolo quasi sold-out ammette che è "un entusiasmo che trasporta" dove "la squadra aveva una carica in più rispetto a Lecce - ha aggiunto - quando entrano in questo stadio si sentono forti, accompagnati da tutto il pubblico e tirano fuori il meglio di loro. Vogliamo mantenere questo entusiasmo fino alla fine del campionato, me lo auguro per la gioia di tutti".
Ancora una rete per Tommaso Biasci, felice ed emozionato di tornare tra le mure del Ceravolo. "Bellissimo tornare alla stadio con la nostra gente - ha detto in sala stampa - avevamo voglia di tornare e fare bella figura, far vedere ciò che abbiamo conquistato lo scorso anno e far vedere che possiamo giocarcela con tutti".
"Una sconfitta pesante" per lo Spazia di Massimiliano Alvini. "Abbiamo giocato un primo tempo importante, preso il goal, poi, siamo usciti dalla partita, una cosa che mi ferisce, noi non siamo questi" ha detto il tecnico dei liguri. Tutto demerito loro per Alvini che riconosce comunque il merito al Catanzaro di aver approfittato della situazione.
"Il Catanzaro è un ottima squadra - ha detto Alvini - ne siamo consapevoli, ha vinto meritatamente, noi siamo stati meno efficaci in certi momenti della partita, l'abbiamo gestita solo fino al primo goal". Il rigore fallito? Nell'analisi della partita, per il tecnico dello Spezia, potrebbe anche essere rilevante, "ma alla fine - dice - quello he mi ha deluso di più ma come abbiamo gestito dopo l'1-0. Lo Spezia non può uscire così, è demerito nostro e le responsabilità sono tutte nostre".
Prima di lasciare la sala stampa, voltandosi verso i presenti, ci tiene poi a riconoscere la bellezza dello stadio. "Abbiamo giocato in uno stadio fantastico" ha detto.
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