Riaccendendo i riflettori sui reperti archeologici del IV secolo a.c., rinvenuti un anno e mezzo fa nel cantiere della metropolitana di superficie a Santa Maria, è questo l’appello che l’esponente di “Riformisti Avanti”, Stefano Veraldi, rivolge al sindaco Sergio Abramo e ai suoi aspiranti successori.
«Catanzaro nasconde un ricco patrimonio storico e archeologico che ancora oggi è inesplorato»: così l’aspirante consigliere comunale in corsa nella compagine di Valerio Donato prova a scardinare un silenzio assordante che perdura da troppo tempo e che sembra aver gettato nell’oblio una scoperta che invece - Veraldi lo dice con fermezza - «è da valorizzare» convinto com’è che «la tutela della villa magno greca emersa nel quartiere Santa Maria debba essere parte integrante della valorizzazione del patrimonio storico del capoluogo». Lo sviluppo culturale e turistico della città, in effetti, passa anche dalla riscoperta della storia. Da qui il pressing di Veraldi che tuona: «È assolutamente prioritario che la soprintendenza renda edotto il Sindaco Sergio Abramo sullo stato delle scoperte, sulla loro valenza storica e archeologica e eventualmente sulle scelte che verranno successivamente prese sulla continuazione dei lavori della metropolitana e sulla protezione del sito».
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