Catanzaro, sul lungomare la mobilitazione Cgil per Gaza: “Cessi il genocidio, finisca il massacro”

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  19 settembre 2025 13:26

di MARCO VALLONE

E' andata in scena questa mattina, sul lungomare del quartiere Lido a Catanzaro, la mobilitazione della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo contro l'invasione dei territori palestinesi da parte dell'esercito israeliano. L'iniziativa contro la guerra a Gaza, e in solidarietà con il popolo palestinese, è stata promossa dalla Cgil insieme ad Anpi, Arci e Libera, e rientra in un contesto più generale di sciopero generale proclamato sul tema, a livello nazionale, dal sindacato guidato da Maurizio Landini.

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“Oggi non siamo solo qua ma in tutte le piazze d'Italia – ha rimarcato Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo -, sia per le manifestazioni che stiamo mettendo in campo come Cgil insieme alle associazioni, ma anche perché soprattutto oggi abbiamo proclamato lo sciopero generale. Riteniamo questo momento molto particolare per le vicende che stanno pregiudicando il popolo palestinese: quindi, anche qua, chiediamo al governo di intervenire subito affinché cessi questo genocidio che purtroppo vede ogni giorno vittime innocenti. E soprattutto chiediamo di fare in modo che tutti quanti sulla vicenda di Gaza, e quindi vicino al popolo palestinese, si faccia uno sforzo affinché finisca questo massacro. Lo abbiamo detto qualche giorno fa in tutte le piazze d'Italia – ha evidenziato Scalese -, lo stiamo dicendo oggi. In modo particolare abbiamo chiesto alle lavoratrici e ai lavoratori di dare il proprio contributo con l'adesione allo sciopero, Chiediamo tutti che sui diritti, sulla cittadinanza e su quei valori che ci devono accomunare, soprattutto per l'umanità che non deve essere messa in discussione, si sia uniti. Quindi chiediamo la fine delle ostilità e che si intervenga subito per evitare altri morti innocenti, riconoscendo a quel popolo il diritto di vivere, abitare e soprattutto di avere un Paese in cui possano esercitare i propri diritti”.

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Ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Senato si è detto disponibile ad adottare sanzioni contro i ministri israeliani più estremisti “che hanno assunto posizioni inaccettabili su Gaza quanto sulla Cisgiordania”. Può bastare o il governo dovrebbe fare di più? “Questo non basta – ci è andato giù duro e netto Enzo Scalese -. Bisogna che tutte le comunità, tutti gli Stati intervengano in modo appropriato per questo problema che non è un problema, ma proprio la necessità di mettere fine a queste ostilità. Perché non è solo una guerra a Gaza, o anche come la guerra in Ucraina: bisogna che tutti i parlamentari, tutti gli Stati e soprattutto tutti i governi dicano chiaramente che il popolo palestinese merita di avere diritti come li abbiamo tutti quanti noi”.

E' di ieri la notizia di un veto degli Stati Uniti a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che richiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza: “Ma già l'Onu ha dichiarato che è un genocidio – ha sottolineato Enzo Scalese -, già questo è un passo in avanti che fino a qualche giorno fa era sottaciuto. Quindi questo è il viatico di tutti gli Stati, non dobbiamo far finta che sia un problema che non ci riguarda. Quella comunità, come tutte le nostre comunità, merita quei temi e quei valori di cui ho parlato poco fa. Quindi dalle piazze noi come Cgil, insieme a tante associazioni e a tanti cittadini, vogliamo risvegliare le coscienze perché spesso e volentieri tutto questo passa sottaciuto come se non ci riguardasse. Invece ci riguarda e noi come Cgil scendiamo in piazza: lo abbiamo fatto precedentemente e lo facciamo oggi proclamando lo sciopero generale. Oggi tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici vogliono rivendicare quei diritti che purtroppo vengono negati spesso e volentieri”.

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