Si è svolta con successo la visita guidata “Nel cuore della città antica”, a cura dell’associazione CulturAttiva, organizzata in collaborazione con Cooperativa Atlantide e Catanzaro Jazz Fest per celebrare la trentesima edizione della Festa della Musica. Il tour si è svolto nel pomeriggio di venerdì 21 giugno con partenza da Villa Margherita e ritorno nello stesso luogo per consentire ai partecipanti di assistere ai due concerti di Tchaikovsky Jazz Quartet e Dave Howard Iniziative Europe, inseriti nel contesto della manifestazione “Ci vediamo #daMargherita”.
La visita guidata ha condotto i partecipanti in un percorso attraverso le affascinanti stradine che compongono il centro storico cittadino, negli storici quartieri che diventano lo spunto ottimale per un suggestivo racconto del nostro territorio. Per l’occasione, grazie alla collaborazione della Diocesi Catanzaro – Squillace, è stata possibile l’apertura straordinaria delle chiese di Santa Maria di Mezzogiorno e di Santa Maria della Stella per consentire ai visitatori di conoscere la loro storia ed ammirarle al loro interno.
Passando per l’area dell’attuale Piazza Roma che è quella dell’antico colle San Trifone si è voluto fare un cenno alla storia di San Rocco e dell’unguento miracoloso che ha poi portato all’edificazione della chiesa a lui dedicata. Da qui è poi iniziato il percorso alla riscoperta degli antichi quartieri e delle loro storie, come la leggenda della Madonna del Carbone, le cui miracolose apparizioni hanno portato all’edificazione dell’edicola con effige mariana venerata dagli abitanti del quartiere e celebrata con una festa estremamente semplice, ma molto sentita, che ricorre il due luglio di ogni anno. Poi il racconto della chiesa della Maddalena con il suo convento divenuto ad un certo punto “delle Convertite”, per aver accolto numerose donne di strada che avevano scelto di cambiare vita e abbracciare la vita monastica ed il pregevole lavoro svolto dalle religiose nella creazione di pregiati paramenti sacri in seta, spesso ricavati dagli abiti dismessi che le nobil donne catanzaresi donavano ai conventi ed infine l’area denominata “Discesa Filanda”, dove erano collocati la maggior parte dei telai attivi in città nel contesto di quella che è stata per secoli la principale fonte di benessere economico della città di Catanzaro: la nobile arte della seta.
Della produzione di pregiati tessuti serici si è parlato anche durante il racconto della storia del monastero della Stella. Fondato verso la fine del XVI secolo, come l’omonima chiesa, il convento ha svolto varie funzioni tra le quali quella di luogo di accoglienza per le orfanelle ed è in questo periodo, dal 1822 al 1860, che al suo interno si è svolta la produzione di stoffe di seta di pregevole valore tanto che anche il re volle acquistarne alcune partite. Per quanto riguarda la chiesa, essa è ancora oggi custode di preziose opere d’arte: bellissime tele, presumibilmente di scuola napoletana, tra cui due attribuite a Mattia Preti; affreschi; uno stupendo altare ligneo con decorazioni in oro e argento che rappresenta un unicum in città e un organo a canne del XVIII secolo con decorazioni.
Oltre al suo bellissimo affaccio panoramico e la sua particolare posizione con altare rivolto a sud, la chiesa di Santa Maria di Mezzogiorno, nel quartiere Pianicello, affascina con i suoi affreschi, la statua settecentesca della Madonna con Bambino adornata con diadema d’argento donato dai fedeli nel XVIII secolo e le altre opere di pregio, tra cui il bellissimo affresco sulla torre campanaria realizzato dal compianto maestro Gioacchino Lamanna nel 1991 ed ispirato alla leggenda che in tempi antichi vedeva comparire la Madonna, ogni giorno a mezzogiorno, a donare pane e fichi ai bambini e agli abitanti del luogo durante un periodo di forte carestia.
Il quartiere Pianicello con il Palazzo Ricca impreziosito dai suoi portali “gemelli” e la chiesa di Santa Maria di Mezzogiorno, ha suggellato il percorso nel cuore della città antica, poi il ritorno in Villa Margherita per i concerti.
Obbiettivo della visita guidata era come sempre quello di favorire la conoscenza di questi luoghi pieni di fascino e poesia per restituire la narrazione di un territorio con alle spalle una storia affascinante e complessa che, dai tempi della fondazione della città fino ai giorni nostri, merita di essere raccontata perché espressione di un flusso di vita vissuta che fino a pochi decenni fa era anche espressione di un affascinante spaccato di vita popolare.
La collaborazione con Cooperativa Atlantide, come al solito, ha fornito l’opportunità di creare un’esperienza variegata, da vivere in città, arricchita alla fine dalle sonorità dei concerti proposti nelle varie occasioni e in questo caso da quelle del Catanzaro Jazz Fest, fortunata e storica rassegna musicale che porta il nome della città ed è giunta alla sua XXIV edizione.
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