"Negli ultimi giorni ho letto sulla stampa alcuni interventi deliranti da parte di taluni consiglieri di opposizione che dimostrano di non aver ancora superato l’esito nefasto delle elezioni, tant’è che avevano anche maldestramente tentato di entrare a far parte della maggioranza, ma anche qui con esiti fallimentari. Ed allora al nuovo trio Medusa (Donato-Parisi-Veraldi) è residuato il ruolo di coloro che devono denigrare gli altri, con attacchi personali che sconfinano anche nel più becero populismo (arrivando a dire che dei climatizzatori della AMC se ne dovrebbe occupare l’amministrazione comunale, che ovviamente non ne ha competenza, essendo questioni di cui è titolare il management della partecipata).
Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale Antonello Talerico.
"I tre - sostiene il consigliere - sono talmente attrattivi e “simpatici”, che pur essendo partiti con una maggioranza di 18 consiglieri sono stati totalmente isolati rimanendo in 3 e, dei circa 320 candidati scesi in campo al loro fianco non è rimasto più nessuno. Costoro assumono di essere lineari e coerenti, ma si astengono o votano contro tutte le pratiche, anche quelle che ritengono importanti".
"In ordine alla coerenza del consigliere Valerio Donato - scrive Talerico - dobbiamo ricordargli che pur di vincere le elezioni aveva stretto accordi con tutti, anche con l’estrema destra (che oggi cita come se fosse lebbra), giungendo finanche ad attaccare anche il suo ex partito (PD), lo stesso partito di cui oggi vorrebbe, invero, diventarne il leader. Ciò veniva giustificato dal consigliere Donato come patto per la Città, oltre le ideologie ed i partiti, salvo oggi affermare altra incontinente teoria che il suo era un programma di sinistra e che lui era uomo di sinistra (peccato che la sinistra appoggiasse altro candidato e che lui avesse scelto la destra). Ma il Donato-pensiero, ha offerto nell’ultimo anno altre perle, difatti il consigliere Valerio Donato aveva criticato ante-elezioni le autocandidature a sindaco (anche sulla stampa) salvo poi autocandidarsi e autocelebrarsi. Successivamente Donato si candidava anche per essere componente del Consiglio Superiore della Magistratura, con il risultato di ZERO voti conseguiti. Lui che ha tentato di ricoprire più ruoli senza riuscirne a conquistarne alcuno si ritiene bello e puro, nel mentre quasi con disprezzo si rivolge a coloro che hanno ruoli conquistati con il consenso personale senza “accurduni” che lui invece aveva tentato pur di diventare sindaco".
"Ma non finisce qui - prosegue la nota stampa - È il caso di richiamare altra goffa strategia allorquando il trio Donato-Parisi-Veraldi aveva inteso entrare a far parte del partito di Calenda, depositando, clandestinamente, la costituzione del Gruppo Azione pur non avendone autorizzazione all’uso del simbolo e contravvenendo all’accordo raggiunto col coordinatore provinciale di Azione, il consigliere Raffaele Serò, con il quale avevano stabilito di depositare insieme la costituzione del Gruppo. Anche in questo caso fu altro disastro politico del Gruppo de facto Donato-Parisi-Veraldi che furono costretti a ritirare la costituzione del Gruppo Azione prima ancora che ne venisse dichiarata la costituzione in aula, anche perché Donato non accettava la condizione di non poterne essere il capogruppo per come detto dai vertici del Partito, rivolgendo in aula commenti offensivi all’indirizzo del consigliere Serò ed al contempo autocelebrativi".
"Successivamente - scrive Talerico - il consigliere Donato tentava maggiore fortuna ritornando sul suo vecchio partito, il PD, che poteva diventare nuovamente utile, anche perché Donato si auto-attribuiva il ruolo di colui (unico e solo) che avrebbe potuto ricostruire il centrosinistra, così sostanzialmente censurando il lavoro fatto negli anni da coloro che lo avevano mantenuto in vita (Fabio Celia e Giusi Iemma). Ma Donato, Parisi e Veraldi sono talmente ossessionati dagli altri, che tutti vengono tacciati di essere fascisti meritevoli della gogna mediatica, senza rendersi conto che nel consiglio comunale nessun componente della maggioranza di Fiorita risulta essere tesserato con i partiti di destra, per come diversamente sostenuto da Donato!".
"Credo che da quanto sopradetto è facile far comprendere al trio Donato-Parisi-Veraldi che la vera tristissima storia è quella che narra il loro cammino politico - conclude Talerico - fatto al momento di insuccessi, di scelte confusionarie e di una cattiveria dialettica inqualificabile, utilizzata per denigrare gli avversari con rozzi attacchi personali".
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