di CLAUDIA FISCILETTI
Vedere la morte con i propri occhi. Mattia Pascal e Adriano Meis l'hanno vista veramente, forse. La cosa interessante, però, è che nel corso dello spettacolo "Il fu Mattia Pascal", andando in scena ieri, 25 febbraio, al Teatro Comunale di Catanzaro, l'angoscia di un uomo diviso tra due vite diviene un dramma interpretato con umorismo e cinismo da Giorgio Marchesi.
Mattia Pascal lo scioperato, lo spendaccione, l'insofferente alla presenza della propria suocera. La regia di Giorgio Marchesi e Simonetta Solder scava nel profondo del personaggio senza renderlo noioso. L'attore che abbiamo visto da poco nella miniserie tv "La sposa" nei panni di Italo, sul palco si trasforma. Interpreta uno e mille personaggi. Non solo Mattia Pascal e Adriano Meis, ma anche l'insopportabile vedova Pescatore, il suo amico Pomino, la dolce Adriana, il romanaccio padre di Adriana.
Un lavoro da vero professionista, quello di Marchesi, che domina la scena cambiando intonazione di voce, guardando negli occhi il pubblico mentre racconta le vicende di Pascal/Meis, recitando col corpo intero, mentre si muove col suono del basso di Giacomo Rossi, che suonava lo strumento dal vivo.
L'opera teatrale di Luigi Pirandello viene rispettata nei minimi particolari, pur essendo leggerita dall'interpretazione di Marchesi, che usa un linguaggio meno prolisso, fatto di gesti ed espressioni che arrivano lì dove le parole risulterebbero prolisse e dispersive. Ci sono alcuni momenti, però, che si sono mantenuti esattamente come nati dalla penna pirandelliana, perché non poteva essere altrimenti. La teoria del lanternino, il rapporto con gli oggetti e il rapporto tra le anime, sono piccole perle che scavano nell'animo umano e che non potevano essere ignorate.
Teatro pieno, con un pubblico che ha riso all'umorismo cinico di Mattia e che alla fine non riusciva più ad interrompere gli applausi per questo spettacolo inserito nella stagione teatrale di AMA Calabria, ideata e diretta da Francescantonio Pollice.
Il prossimo spettacolo di AMA Calabria saràil 9 marzo al Teatro Comunale di Catanzaro, con Mariangela D'Abbraccio e Daniele Pecci in "Un tram che si chiama desiderio".
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