Catanzaro. Tendenze, questa sera a Lido inaugura Botà, un nuovo concept di cocktail bar

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro. Tendenze, questa sera a Lido inaugura Botà, un nuovo concept di cocktail bar
BOTA' - Il Bancone

"Botanicals" (da qui il nome Botà) fa sovvenire alla mente fiori, piante, infusioni: attualmente tra gli elementi più trendy da mettere nel bicchiere. Il nuovo cocktail bar sorge dove prima vi era "One Shot", nel cuore del quartiere marinaro.

  24 giugno 2021 13:42

di ANNA TRAPASSO

Questa sera nel quartiere marinaro inaugura BOTA', il cocktail bar che si ripromette di essere "l'angolo verde nel cuore di Catanzaro Lido".

Banner

"Botà" come botanicals, una nuova tendenza del bere cui il locale si ispira. Ma c'è un dettaglio che non può sfuggire. Al nome "Botà", infatti, segue "Spirits & More", un sottotitolo che facilmente rimanda gli appassionati del bere bene ad un altro gioiello del beverage catanzarese: Feel, nel cuore del centro storico di Catanzaro (Giardini Nicholas Green).

Banner

Botà è, infatti, "figlio" di Feel: sia nella filosofia del bere da entrambi condivisa, sia perchè concretamente il titolare di Botà è "figlio d'arte". Si tratta infatti di Loris Laugelli, figlio di Sandro, veterano del bartending in città e in Calabria. 

Banner

Questi lunghi mesi di pandemia non solo hanno forgiato i Laugelli a "tenere duro" con il loro splendido locale in centro città, quanto hanno insegnato alle giovani leve a reinventarsi, a non perdersi d'animo, a rivedere le proprie attività e operare un restyling per rilanciare un prodotto assolutamente innovativo e originale nel mare magnum dei coktail bar di Lido. 

Botà sorge infatti dove prima vi era "One Shot", altra creatura avanguardistica dei Laugelli che, però, ha già scritto la sua storia (è stato infatti la prima chupiteria nel quartiere marinaro e in città) e ora cede il passo a un progetto più maturo, più strutturato, più di nicchia, figlio -appunto- di una filosofia e di un concept ben chiaro a chi di bere se ne intende.  

"Botanicals" (da qui il nome Botà) fa sovvenire alla mente fiori, piante, infusioni: attualmente tra gli elementi più trendy da mettere nel bicchiere. Con il termine botanicals ci si riferisce infatti ad erbe, spezie, piante, radici e sostanze aromatizzanti, solitamente utilizzate in macerazione nei superalcolici (per lo più gin). Dopo il processo di distillazione questi ingredienti si mettono in infusione per aromatizzare il liquido. In passato gli elementi botanici vegetali erano utilizzati per favorire le funzioni digestive o per proteggere l’organismo dalle malattie infettive. Oggi, i mixologist contemporanei stanno recuperando quella missione, aggiungendo ai propri cocktail fiori, radici ed estratti di piante. Oltre a miscelarli nel bicchiere, questi elementi sono ben visibili anche tra i garnish (le decorazioni) del cocktail.

Non a caso, tra i cocktail più richiesti del momento vi sono i Gin Tonic con erbe aromatiche come il ginepro, la salvia ed il rosmarino. I bartender le utilizzano per aromatizzare il proprio drink e per conferire un profumo davvero particolare. Altra tendenza -cui Botà darà sfogo- è l’utilizzo degli amari, ricchi di spezie: non sono facili da miscelare, ma conferiscono al drink, molto spesso, un valore aggiunto.

Il ginepro, il seme di coriandolo, la radice di angelica, e ancora cetriolo, mirtilli, liquirizia, salvia, fiori di sambuco, pepe nero, cumino, camomilla; mirto, timo, lentisco, e finocchietto; uva moscato, pino mugo, pino cembro, menta, cardamomo: nel dialogo tra bartender e cliente, divisi soltanto da un bancone, si instaura quasi una terapia: il bartender, moderno alchimista, miscela le erbe e le spezie che doneranno un tono, un profumo, una memoria a quell'esperienza.

Tornando a Botà, ecco allora che gli ambienti scuri e fluo della chupiteria lasciano il posto all'eleganza delle sedute, alle tinte del verde declinate in ogni sua sfumatura, alle maioliche incasellate a mano, una ad una. Il bancone si fa elegante, le bottiglie prestigiose. Sciroppi colorati lasciano il posto a distillati pregiati, i marshmellows zuccherosi sono ormai un ricordo infantile, cedendo ora il passo a delle peculiari selezioni da degustare.    

Il locale, che aprirà le sue porte per la prima volta questa sera, è stato realizzato dalla ditta Dy Legno di Giuseppe Nisticó, una vera chicca di artigianato locale, su progetto dell’architetto Maria Francesca Dardano.

Dopo mesi di duro, durissimo lavoro, che nemmeno una pandemia globale è riuscito a fermare, Loris Laugelli affiancato da Chiara Marsili, celebre coppia di professionisti del bartending calabrese, sono finalmente pronti ed orgogliosi di annunciare questa nuova avventura.

Il mondo del bar è in continua evoluzione ed il concetto dello "spirits&more" abbraccia perfettamente l'idea del bere bene, allontanandosi dai classici drink cui siamo abituati.

Appuntamento, quindi, questa sera per scoprire l'alchemico mondo di Botà!

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner