di TERESA ALOI
Si definirà il prossimo 18 novembre, con il rito abbreviato, il processo a carico di Ibrahim Shat, il ventenne egiziano che dovrà rispondere delle accuse di tentata rapina aggravata, lesioni aggravate e porto abusivo di armi.
Il giovane, difeso dall’avvocato Gioconda Soluri, è stato arrestato dai carabinieri a febbraio scorso, un mese dopo la tentata rapina subìta dal titolare di un pub-pizzeria del centro storico di Catanzaro.
Dopo serrate indagini a tutto campo, i militari erano riusciti a dare un nome e un volto a colui che, nella notte tra sabato 19 e domenica 20 gennaio scorsi, armato di un coltello e con il volto travisato da passamontagna, aveva aggredito, colpendolo alla testa con una bottiglia di vetro, il titolare del pub-pizzeria, tentando di portargli via l’incasso della serata, non riuscendovi grazie alla reazione della vittima che aveva messo in fuga il suo aggressore.
Era stato grazie alla puntuale circostanziata descrizione dei fatti fornita dal titolare del pub-pizzeria, oltre alla visione dei filmati acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza della zona, che i militari erano giunti all’identificazione del giovane che, tra l’altro, aveva lavorato in prova nel locale studiando le abitudini del titolare.
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