Catanzaro, ubriacarsi di cultura: il debutto di “Pillole in Sorsi” al Quarantotto

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images Catanzaro, ubriacarsi di cultura: il debutto di “Pillole in Sorsi” al Quarantotto

  17 febbraio 2025 13:20

di IACOPO PARISI

Ha preso il via "Pillole in Sorsi", il nuovo ciclo di incontri culturali curato da Marco Calabrese, divulgatore di cultura musicale e direttore artistico del San Carlino. Il Quarantotto, locale in cui arte e convivialità si intrecciano in perfetta sintonia, si rivela il luogo ideale per ospitare questi appuntamenti, creando un’atmosfera accogliente e stimolante.

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Francesco Drago, barman apprezzato e vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui l’edizione 2024 di "The Bartender Society", arricchisce l’esperienza con le sue creazioni, aggiungendo un ulteriore tocco di eccellenza alla serata.

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Il sottotitolo della rassegna, tratto da Baudelaire - "Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi." - suggerisce un invito al sapere e alla scoperta. Marco Calabrese, anfitrione della serata, guida il pubblico attraverso un percorso che intreccia arti diverse attorno a un tema sempre nuovo. Il primo incontro ha avuto come filo conduttore l’amore nelle sue molteplici sfaccettature.

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La serata è iniziata con la proiezione della celebre scena dello striptease di Sophia Loren in Ieri, Oggi, Domani, emblema della promessa di qualcosa che verrà. A seguire, la lettura di un testo d’amore intramontabile: il Cantico dei Cantici di Salomone. La pausa musicale ha visto protagonista Glory Box dei Portishead, per poi tornare alla parola scritta con un altro grande classico dell’amore, la Vita Nova di Dante Alighieri.

Calabrese ha proposto una riflessione sui diversi tipi di amore, passando dall’amore passionale tra Enea e Didone fino al sospiro di Dante nel vedere Beatrice, simbolo di un amore ideale e trascendente. A questo si è affiancata la proiezione di una scena de Le relazioni pericolose, in cui il protagonista afferma: "In questo momento io sono molto più felice di voi". Un modo per accostare il piacere della scrittura a quello dell’amplesso sessuale, come viene esplorato nella scena di I racconti del cuscino, dove il corpo diventa una pagina bianca su cui scrivere emozioni e desideri.

L’incontro ha poi toccato un altro aspetto dell’amore: quello filiale. A partire dalla lettera del 21 aprile 1770 di Maria Teresa d’Austria alla figlia Maria Antonietta, si è passati alla scena drammatica del film Mammina cara, che esplora il rapporto tormentato tra madre e figlia. Per stemperare l’intensità emotiva, il pubblico ha ascoltato Moon River nella dolce interpretazione di Audrey Hepburn.

L’ultima parte della serata ha esplorato l’amore nei contesti più difficili, con la lettura del Testamento d’amore di Oscar Wilde scritto in prigione. La riflessione si è poi spostata sul capolavoro di Jean Genet, Un chant d’amour, in cui due detenuti cercano di comunicare il loro amore da una cella all’altra, sottolineando l’universalità e la resistenza del sentimento amoroso.

Questo primo incontro ha mostrato la capacità della rassegna di intrecciare linguaggi e prospettive differenti, offrendo uno spazio di condivisione e scoperta. Un appuntamento imperdibile per chiunque voglia lasciarsi stimolare dall’arte e dalla cultura, con la promessa di nuove emozioni nelle prossime serate.

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