È passato un anno dal primo lockdown: era il 9 marzo 2020 quando l'ex premier Giuseppe Conte annunciava il lockdown senza pronunciare questo termine ormai tristemente famoso.
"Non ci sarà più una zona rossa, non ci saranno più zona uno e zona due, ma un’Italia zona protetta. Saranno da evitare gli spostamenti salvo tre ragioni: comprovate questioni di lavoro, casi di necessità e e motivi di salute". Dal mattino dopo l’Italia intera sarebbe stata in lockdown a causa della pandemia di Covid-19.
Si pensava ad un momento, a qualche settimana di lockdown ed invece a distanza di un mese la situazione è ancora grave. Si è passati da una zona rossa ad un Italia colorata di rosso, arancione, arancione scuro, giallo e bianco. La via d'uscita sembra lontana. Le scuole aprono, poi chiudono per riaprire dopo pochissimo giorni. Alcune attività possono lavorare parzialmente come bar e ristoranti altri invece sono chiusi da mesi e non ci sono spiragli di riapertura.
I cittadini sono esasperati ma hanno anche tanta paura. Siamo andati ad ascoltare la loro voce. I più giovani vogliono tornare alla normalità perché vogliono riprendere in mano la loro vita mentre i più anziani hanno tanto timore.
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