"Oggi molti comuni, compreso Catanzaro, dispongono di un piano di zonizzazione acustica: il problema è che spesso non è allineato alla realtà nè alle scelte di governo del territorio e purtroppo spesso ha un regolamento acustico insufficiente o pericolosamente errato".
Lo scrivono Stefano Veraldi e Giorgio Arcuri, Consiglieri comunali (Riformisti Avanti)
"I comuni rischiano di essere chiamati in causa nei tribunali per via del regolamento acustico sbagliato o manchevole, tipicamente perché non gestiscono correttamente i permessi in deroga ai limiti acustici e perché non chiedono la documentazione obbligatoria in edilizia e nel settore ambiente; spesso non sanno gestire gli esposti dei cittadini per immissioni rumorose inaccettabili o sbagliano a chiedere le autocertificazioni quando non sono opportune".
"La revisione, anche a Catanzaro non è più rinviabile perché riguarda l'adeguamento alle nuove indicazioni normative, l'aggiornamento all’assetto del territorio variato e l'introduzione di nuove infrastrutture. L’aggiornamento deve essere sviluppato su diversi indirizzi: adeguamento allo stato variato dell'assetto territoriale e allineamento con i piani di classificazione acustica confinanti; aggiornamento delle fasce di rispetto delle infrastrutture; individuazione delle aree di pubblico spettacolo e loro regolamentazione; verifica delle aree produttive e ridefinizione dei confini; estensione della classe II alle aree dei parchi periferici e alle aree collinari a bassa incidenza antropica".
"A livello nazionale la materia di tutela dall'inquinamento acustico è disciplinata dalla Legge Quadro sull'inquinamento acustico n.447/1995 che stabilisce che i comuni provvedano alla suddivisione del territorio secondo la classificazione stabilita dal D.P.C.M. 14/11/1997 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore" e secondo i criteri stabiliti dalle regioni.La Zonizzazione Acustica consiste nella suddivisione del territorio comunale secondo l'uso attuale o previsto e per ciascuna classe acustica sono individuati i valori limite di emissione, i valori limite di immissione, i valori limite di attenzione ed i valori di qualità, distinti per periodo diurno (ore 6,00 - 22,00) e notturno (ore 22,00 - 6,00). La Zonizzazione Acustica rappresenta quindi uno strumento indispensabile per l'applicazione dei limiti di rumore ambientale, consentendo sia l'individuazione delle aree critiche, in cui dovrà essere effettuato il risanamento, sia la valutazione preventiva del rispetto dei limiti per nuovi insediamenti (infrastrutture ed attività che producono rumore) o di insediamenti sensibili al rumore (scuole, ospedali, case di cura)".
"Per tutti questi motivi riteniamo non sia più rinviabile l’aggiornamento del piano attuale e abbiamo richiesto al Presidente della seconda commissione “Ambiete e Lavori Pubblici” un incontro con il Dirigente del settore per sollecitare l’avvio della discussione sull’adeguamento dell’attuale e vetusto piano di zonizzazione che dispone il capoluogo di Regione"
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