di PAOLO CRISTOFARO
Nulla da fare, neanche ricorrendo al Tar. La decisione della Questura di Catanzaro di non rinnovare il permesso di soggiorno per un cittadino straniero viene confermata anche dal tribunale amministrativo, che rigetta il ricorso dell'interessato. Alla base dalla decisione vi sarebbe una complessa storia di violenze in famiglia.
Secondo quanto contestato dalla Questura, difatti, l'uomo avrebbe assunto atteggiamenti molto violenti contro la moglie, anche in presenza della figlia di minore età. Non solo. Nella sentenza con la quale il Tar ha rigettato il ricorso dell'interessato, si parla anche di recidiva del reato commesso. Il soggetto, inoltre, proprio per questi motivi, aveva ricevuto dalla stessa Questura di Catanzaro un provvedimento restrittivo che gli proibiva di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie, per via le gravi violenze perpetrate nei confronti di quest'ultima.
A riguardo si era espresso anche il Tribunale dei Minori di Catanzaro nel 2020, che aveva rigettato un ulteriore ricorso con il quale il soggetto straniero si appellava al fatto di essere appunto padre di una minore residente in Italia. Per i giudici la condizione, alla luce dei reati commessi, non sarebbe una garanzia per non perdere il permesso di soggiorno che l'uomo, dunque, non riavrà.
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