"Cavalleria Rusticana" e "Pagliacci", le opere liriche che inaugurano la stagione del Teatro Politeama

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I presenti alla conferenza stampa per la lirica della nuova stagione del Teatro Politeama
  18 ottobre 2019 15:13

di CLAUDIA FISCILETTI

Sarà la lirica ad inaugurare la nuova stagione artistica del Teatro Politeama "Mario Foglietti" di Catanzaro, il 20 ottobre alle ore 20, con le rappresentazioni "Cavalleria rusticana" di Pietro Mascagni e "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo. Due opere importanti per il bagaglio culturale italiano, famose anche oltre i confini nazionali, che vedono alla regia il maestro Luciano Cannito.

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Presentate questa mattina in conferenza stampa, nel foyer del teatro, le opere liriche vedono la collaborazione della Fondazione Politeama con l'Istituto "Tchaikovsky" e la famiglia Colosimo, costituiscono "un'altra scommessa", per citare le parole del direttore generale della Fondazione, Aldo Costa, che aggiunge «la lirica non è molto rappresentata nella nostra regione, non solo per i costi, ma anche perchè devono essere scelti i luoghi idonei». E il Teatro Politeama è il luogo idoneo per ospitare opere di tale portata. Il cast delle opere, presente all'incontro, ha colto l'occasione per ribadire più volte come il teatro non solo sia bello esteticamente, ma abbia anche un'acustica ottimale. A rimarcare le parole del direttore generale, arrivano quelle del sovrintendente della Fondazione Politeama, Gianvito Casadonte, e quelle di Antonietta Santacroce, direttrice artistica.

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Oltre agli attori Maria Pia Piscitelli, Enrico Terrone, Giorgia Teodoro -catanzarese doc-, Pier Luigi Dilengite, Caterina Riotto, MariaLuisa Lattante, Alberto Mastromarino, Salvatore Grigoli, Marco Voleri e Lorenzo Decaro, era presente all'incontro il regista Luciano Cannito che ha sottolineato come «Cavalleria rusticana e Pagliacci sono opere essenziali, come un tweet. Trattano di amore, tradimento, morte. Sono diventate famose perchè sono belle -aggiunge il maestro Cannito- e in esse si possono trovare le radici della nostra cultura, con la tragedia greca».

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Nel corso della conferenza è stato ricordato il tenore italiano Marcello Giordani, da poco venuto a mancare.

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