CDS (Comitato Docenti Sostegno) ed ASI (Associazione Sociologi Italiani) comunicano che "a seguito della mobilitazione docenti del 4 e 10 settembre u.s., hanno preparato una richiesta da sottoporre al Consiglio Regionale Calabria, come meglio specificato nell’allegato che segue la presente. La proposta è stata consegnata al Consigliere Regionale Ernesto Alecci, il quale si è reso disponibile a sostenere e supportare la richiesta di CDS ed ASI, e che porterà la stessa all’attenzione del Consiglio regionale. Si auspica una pronta risposta e si attende, da parte dell’USR Calabria, un riscontro alla richiesta inoltrata a seguito della manifestazione del 10 settembre, per costituire un tavolo di concertazione".
"Nei prossimi giorni il CDS sarà ricevuto presso il MIM per far valere le proprie proposte in termini di risoluzione della grave questione che si è venuta a creare nella scuola italiana. E’ la prima volta - prosegue il CDS - che i docenti italiani si mobilitano così in massa ed è la prima volta che dal basso, gli stessi, diano indicazioni operative su come poter sbrogliare la questione".
La proposta di CDS ed ASI:
" PROPOSTA DI
'INDAGINE SUI REALI BISOGNI DEL SISTEMA SCOLASTICO
CALABRESE'
Per l’inclusione scolastica degli alunni la cui qualità è messa in grave pericolo dalla recente
normativa governativa e ministeriale. Il 10 settembre, presso la sede dell’USR Calabria, si è svolta una manifestazione regionale dei docenti calabresi a seguito della manifestazione nazionale CDS (Comitato Docenti Sostegno) del 4 settembre
2024, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di docenti, famiglie, associazioni, sindacati, organi
di stampa. Questa manifestazione, in Calabria, rappresenta la prima di una serie di iniziative che verranno prese a
livello territoriale per reclamare un diritto fondamentale sancito dall’art.4 della nostra Costituzione, il
diritto al lavoro.
E’ stato chiesto un incontro con l’Usr Calabria per avviare un tavolo di concertazione su due questioni
fondamentali:
1) Stabilizzazione dei docenti attraverso la trasformazione dell’organico di fatto in organico di
diritto;
2) Indagine regionale che evidenzi e metta in luce i reali bisogni occupazionali, educativi, sociali, del
sistema scolastico calabrese
Ad oggi nessuna risposta è stata ottenuta.
Poiché il sistema di reclutamento, anche nella nostra Regione ha generato, quest’anno come mai prima, la mancata stabilizzazione dei docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, di merito ed F1 Gps; poiché il sistema di assegnazione delle cattedre ha penalizzato i docenti in elenco nelle graduatorie provinciali, a seguito della mobilitazione dei docenti italiani, mai così concreta come ora, e a seguito del grande eco avuto dalle iniziative intraprese si è venuta a generare la necessità di realizzare un’indagine regionale sui reali bisogni della scuola calabrese da traslare, successivamente, a livello
nazionale.
Questo bisogno si è delineato grazie all’appoggio di ASI (Associazione Sociologi Italiani) che sostiene le
battaglie per il diritto al lavoro e che racchiude esperti e professionisti della ricerca sociale, nonché
scienziati sociali, che hanno innescato e stimolato l’idea di un’indagine sociologica. Dal confronto è dunque emersa la necessità di analizzare i punti di debolezza del sistema, non tralasciando i punti di forza, che hanno portato, oggi, al collasso della situazione.
L’analisi della situazione attuale e quella relativa ai dati di assunzioni, pensionamenti, cattedre di fatto ed
in deroga, specializzati, concorsi, gae, ecc saranno le basi da cui partire. I bisogni degli alunni, oramai lontani dal target di solo un triennio fa, portano a galla nuovi scenari che non possono più essere ignorati.
La necessità di docenti specializzati sui bisogni piuttosto che sulle nozioni, profila nuovi orizzonti in cui
considerare cattedre miste, propedeutiche all’apertura del nuovo sistema scolastico.
La scuola, così come la famiglia, si trova nel mezzo di un profondo cambiamento per cui ciò che prima
era opportuno agire oggi è decisamente inadeguato.
Si propone pertanto al Consiglio Regionale che:
Sia accolta la proposta di un’indagine sui reali bisogni della scuola calabrese
L’indagine sia concertata, nelle forme e nei modi, con ASI e CDS quali soggetti proponenti
Considerato il quadro emergenziale, se ne chiede repentina attuazione, di modo che questa possa
rappresentare strumento di miglioramento per il prossimo anno scolastico".
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