di GIANPIERO TAVERNITI
Un importante frutto, coltivato e commercializzato nell’alta Calabria tirrenica, precisamente nella fascia costiera limitrofa a S.Maria del Cedro, in provincia di Cosenza. Da diversissimo tempo questa produzione attrae non solo i commercianti e chi lavora questo frutto, nell’indotto alimentare italiano, ma calamita i rabbini israeliani che ormai da diverso tempo si servono dei cedri della nostra regione, vengono personalmente nel periodo della raccolta per scegliere i migliori, i più belli e i più vicini alla perfezione, senza impurità e senza macchie sulla buccia.
Nel periodo che va da ottobre agli inizi di gennaio, viene raccolto e nella cittadina cosentina c’è una vera e propria festa , l’agrume pregiato ha dalle notevoli proprietà , nello stesso ci sono concentrate diverse qualità nutrizionali e benefiche per l’organismo, contiene sali minerali e vitamine, è carico di vitamina C. e avonoidi, essendo un ottimo alimento antiossidante, oltre che digestivo, germicida, disinfettante, stimolante e lassativo, contiene ridotte percentuali di calorie appena(11 per 100 gr) ed è consigliato per diete ipocaloriche. La zona d’Italia di maggiore produzione italica, i rabbini puntualmente nei primi giorni di agosto, invadono la cittadina calabrese, per scegliere i migliori frutti, per poterli acquistare ed averli per la festa del S U K K O T H, la festa delle Capanne, una delle feste ebraiche più importanti, ricorda la permanenza del popolo ebraico nel deserto, nel periodo che va a ricordare l’esodo degli stessi verso la terra promessa. I rami del cedro sono compresi nelle quattro piante che andavano a comporre ; dopo la costruzione delle capanne (sukkà), il lulàv, un fascio che era composto da un ramo di palma, due di salice, tre di mirto e uno di cedro, stesso fascio che aveva un importante significato simbolico , visto che la palma non ha profumo, ma frutti dolci, il salice ne profumo e ne sapore, il mirto nessun sapore, mentre il cedro ha entrambi e visto che quattro rami rappresenterebbero i quattro tipi di uomini e visto che il nostro frutto , è completo, rappresenta il meglio e l’elite del popolo ebraico, quell’uomo che opera per il bene coerentemente con il responsabile toràh verso gli altri .
Qualche pillola di usi, costumi e feste ebraiche che mettono in risalto l’importanza della presenza del cedro, che è impiegato in diverse maniere, ma da parte nostra vorremmo regalarvi una ricetta di un liquore diffuso e ricercato, quale il cedrino o rosolio di cedro. E’ l’impiego più semplice dove non ci vogliono tante risorse e non ci sono difficoltà a produrlo, approfittando che è un ottimo digestivo potrebbe anche essere utile e piacevole nel suo gusto, nei dopo cena estivi, al pari del limoncello o di altri liquori a
base di Agrumi.
RICETTA DEL LIQUORE AL CEDRO
Dopo aver pulito ben i cedri, procedete a tagliare la buccia nel modo più fine possibile utilizzando un coltellone per essere agevolati nell’ operazione, un’accortezza bisogna prenderla, cercate di lasciarne la parte bianca, mettendola in un contenitore di vetro a bagno per cinque giorni in un luogo al buio. Trascorsa la settimana fate bollire l’acqua a fuoco lento, fino a farla bollire versatene lo zucchero, mescolatela ben bene fino a far amalgamare il tutto. Una volta raffreddato il tutto, unitevi l’alcool al cedro e imbottigliate filtrando con un filtro a maglie strettissime e dopo averlo fatto maturare per un mese, consumatelo a temperatura di 4 C°.
INGREDIENTI: 5 cedri ben maturi; mezzo litro di alcool a 95°; mezzo litro d’acqua; 500 gr di zucchero
Che dire, un altro gioiello di Calabria che attrae da diverso tempo in questa terra con le sue unicità, calamite identitarie, religiose e culturale che il popolo ebraico, con la festa del Kuddoth, esalta e pone sul piedistallo, del saluto del popolo ebraico. Molto importante averne la tipicità nella nostra regione, precisamente sulla costa tirrenica a S.MARIA DEL CEDRO, dove da diverso tempo, è meta fissa dei rabbini che nel periodo di raccolta, vengono a scegliere il loro frutto tradizionalmente Sacro, sacralità ebraica che evidenzia ed esalta la Calabria , a livello internazionale con un'altro profumato e salutare agrume.
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