“Il mercato è concluso, la maggioranza è garantita grazie ai nuovi acquisti, la squadra del sindaco Sergio Abramo è pronta a scendere in campo. Lo fanno per i cittadini e non per interessi personali, lo fanno per il bene dei catanzaresi e non per loro stessi”.
Lo afferma il consigliere comunale dimissionario Fabio Celia, che dice di commentare con ironia “l’accordo che rilancia l’amministrazione Abramo, in barba a dimissioni date o annunciate, e senza rendere conto dello show mediatico di basso profilo caratterizzato da liti pubbliche ed accordi che alla fine vengono sanciti nel buio delle stanze del potere. Catanzaro è dominata dalla logica della clientela e la politica sfrutta il bisogno dei cittadini – prosegue Celia - Catanzaro ha sempre bisogno, nonostante 20 anni di governo di Abramo. Proprio lui, e coloro che con lui oggi abusano ancora una volta della città e dei cittadini, ha generato ulteriore bisogno, amministrando con l’unico scopo di mantenere sempre e comunque il potere. In questa legislatura già nel 2017 la compravendita di consiglieri comunali pro Abramo è cominciata, poi è spudoratamente proseguita, sempre in nome della poltrona. Loro – continua ancora Celia – la chiamano strategia politica e ne vanno fieri, io li definisco mercenari che si vendono, ognuno con il suo prezzo, e mi vergogno per loro”.
Celia replica inoltre alle dichiarazioni rilasciate a La Nuova Calabria dal dirigente comunale Antonio De Marco, in merito all’Agenda Urbana.
“Stimo il dott. De Marco – precisa Celia – ma non condivido affatto ciò che ha dichiarato, in quanto dietro a quanto da lui illustrato esiste tanto altro. Verità e trasparenza, ostentate per tentare di mitigare l’onta mediatica subita dalla città, non possono limitarsi comunque all’Agenda Urbana. Vedremo la stessa cosa sul piano relativo alle periferie, sul Psc e su Giovino?
Se la medesima verità e l’identica trasparenza verranno fuori in tutto questo, allora questa maggioranza, nuova ma sempre uguale, ne avrà merito riconosciuto. Intanto – conclude Celia – si faccia un primo passo per dimostrare le buone intenzioni per ora solo millantate, rendendo pubbliche e leggibili nel contenuto le seguenti determine: DD. 730/03.03.2014, DD.853/11.03.2014, e la DD 2798/05.09.2014. In attesa di assistere a tali auspicabili eventi, prendiamo atto di ciò che invece è accaduto e si è consumato. Catanzaro, in questo momento, è guidata e controllata da una classe politica svuotata di ideali, programmi, progetti e prospettive per la città. Ma è piena di personaggi che tutelano loro stessi per appagare ambizione ed interessi individuali. E vanno sempre avanti insieme, senza il minimo pudore, uniti nell’obiettivo. Fare il bene di Catanzaro e dei catanzaresi forse? No, purtroppo il fine non è così nobile”.
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