Dissente dalle dichiarazioni del presidente Ass.ing.ort, Palmiro Rotundo, che ieri ha messo a disposizione quattro celle frigorifero del Comalca per i vaccini.
Giovanni Gigliotti , portavoce delle aziende che hanno sfiduciato il presidente e il direttivo spiega che "queste famose celle, oltre ad essere ormai datate e obsolete (in quanto vennero costruite insieme alla struttura del centro agro-alimentare oltre 20 anni fa), sono state messe in moto una sola volta, quando furono fatte le prove di funzionamento alla consegna della struttura. Inoltre, le suddette utilizzano per il loro funzionamento, il gas, ormai bandito da tutti i tipi di tecnologia di refrigerazione essendo tale sistema oltre che nocivo per le emissioni che produce, anche pericoloso per chi accidentalmente dovesse urtare un tubo di trasporto dello stesso".
"Tali celle, concepite per il transito della merce deperibile come la frutta e gli ortaggi e non per il deposito- sottolinea ancora Gigliotti - sono inidonee alla lunga conservazione di un qualsiasi altro prodotto specie per un vaccino che, a quanto ci dicono le autorità competenti deve, oltre che seguire la catena del freddo, stare a temperature ben sotto lo zero. Proprio su questo punto ci sarebbe da ridire in quanto come spiegavo sopra, la merce che viene commercializzata all’interno del centro agro-alimentare non è merce congelata e di conseguenza le famose celle pur attivandole al massimo della loro potenza non potrebbero mai arrivare né allo zero tantomeno sotto lo stesso".
Altro tasto dolente per Gigliotti è la sicurezza: "Come si può - si chiede - pensare di conservare un bene così importante in una struttura che è soggetto a continui furti da parte di bande di rom? "
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