"Gli ultimi sviluppi dell'inchiesta giudiziaria Cenide non lasciano spazio ad altre alternative: il sindaco e l'amministrazione comunale di Villa San Giovanni devono rassegnare immediatamente le loro dimissioni e permettere alla città di archiviare in via definitiva una pagina politica oscura e fallimentare. I villesi meritano di meglio".
Lo affermano Federica Dieni e Milena Gioè, del M5S, rispettivamente deputata e consigliera comunale di Villa San Giovanni.
"Il rinvio a giudizio, tra gli altri, del sindaco Siclari e del dirigente comunale Morabito, nonché le indagini a carico del primo cittadino facente funzioni Richichi, del presidente del Consiglio Giustra e dell'assessore Morgante, tutti accusati di reati gravissimi - aggiungono Dieni e Gioè - non possono essere archiviati come semplici incidenti amministrativi. Rappresentano, invece, il de profundis di un'amministrazione su cui, al netto delle pronunce giudiziarie ancora di là da venire, si addensano sospetti inquietanti. Villa San Giovanni non può continuare a vivacchiare e a essere rappresentata da un'amministrazione di imputati e indagati. È necessario che, in attesa delle decisioni della magistratura, gli attuali vertici dell'organo comunale ammettano il naufragio del loro progetto politico e facciano un passo indietro, per il bene di tutta la città. Villa non vuole più essere ostaggio di una giunta che suscita la vergogna di tutti i cittadini".
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