"Il 15 aprile del 2021 sono trascorsi 100 anni dalla nascita di Emilia Zinzi, storica dell’arte e soprintendente onorario della Soprintendenza della Provincia di Catanzaro, la quale si è occupata a lungo del rapporto tra la ricerca storico-archeologica e la pianificazione della dimensione urbanistica e socio economica della Calabria e del mezzogiorno". E' quanto scrivono le associazione culturali Associazione “Cara Catanzaro”, Associazione “Italia Nostra” e Associazione “Catanzaro nel Cuore”. "Tra i catanzaresi più illustri, - proseguono - definita oltreoceano tra le migliori menti del XX secolo, ha dedicato la sua esistenza alla ricerca, alla valorizzazione e alla difesa del patrimonio ambientale, archeologico e architettonico della nostra terra, lasciando in eredità il frutto faticoso e appassionato dei suoi studi in un inestimabile patrimonio librario".
"Ricorrendo quest’anno il centenario della sua nascita, - si legge ancora - con il desiderio di ricordare e rendere omaggio all’esimia studiosa, nel tentativo di 'ripagare' in qualche modo il tanto amore profuso da Emilia Zinzi per la sua Città, le associazioni sottoscritte hanno protocollato in data odierna, presso il comune di Catanzaro, una richiesta, indirizzata al Sindaco e agli Assessorati cultura e turismo, volta a dedicare una iniziativa simbolica e riprendere in mano la fiaccola che la grande studiosa ha portato avanti in anni di studio e di approfondimento verso il patrimonio storico-artistico di Catanzaro. Come associazioni attente al territorio e alla sua storia, riteniamo significativo intitolare ad Emilia Zinzi le nuove sale dell’area appena ristrutturata di Palazzo Fazzari affinchè questi ambienti, pregni di arte e di bellezza, testimonino il ricordo di questa donna straordinaria.
"Proprio alle sorti di Palazzo Fazzari, - evidenziano - con un’accorata lettera datata 8 gennaio 1982 ed indirizzata agli enti preposti alla tutela del patrimonio storico-culturale di Catanzaro, Emilia Zinzi dedicò grandissima attenzione invitando le autorità a riaprire un discorso ed una riflessione sulla responsabilità nei riguardi del patrimonio architettonico e culturale cittadino. Le associazioni proponenti sono consapevoli che alla memoria dell’illustre studiosa è intitolato l’archivio storico comunale e pur tuttavia ritengono che una sede più prestigiosa e carica di suggestioni storico-artistiche possa rendere più ossequioso omaggio a Emilia Zinzi, peraltro in occasione del centenario della sua nascita e in mancanza di altre adeguate celebrazioni. Ancor più se, come è stato rappresentato dal Sindaco in occasione della illustrazione della fine dei lavori che hanno interessato l’ala di Palazzo Fazzari recentemente ristrutturata, quegli spazi ospiteranno esposizioni, mostre, manifestazioni e, dunque, eventi che risuoneranno anche del nome di Emilia Zinzi, in un ideale e continuo dialogo tra la sua persona e la Città".
"Nella missiva, abbiamo inoltre richiesto che il preziosissimo patrimonio librario che ha da tempo lasciato la Città per raggiungere a Rende l’Università della Calabria e che dunque è sfuggito alla conservazione nella sua città natale, venga sottoposto a completa digitalizzazione, al fine di metterlo a disposizione degli studiosi e degli appassionati che volessero fruirne, seppure in formato digitale, per approfondire ricerche e conoscere la portata ed il valore di tanto faticoso lavoro portato avanti dalla studiosa. Ci risulta infatti che, al momento, è stato digitalizzato solo il materiale fotografico ma non anche quello bibliografico e, dunque, sarebbe molto significativo che la città natale di Emilia Zinzi - concludono - le rendesse omaggio riportando in sede (seppure in formato digitale) le sue carte, i suoi manoscritti, i suoi documenti e la sua preziosa produzione letteraria e scientifica. Crediamo sia davvero giunto il momento che la città esprima, finalmente, un autentico atto di amore verso la memoria di Emilia Zinzi".
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