"È giunta l' ora che la Politica, quella vera, quella che dovrebbe operare nell'interesse della polis , dei cittadini, faccia la sua parte! Mi auguro che esista ancora! O anche questa volta dovrò rimanere deluso? Sì, perché aver letto che il Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro rischi la chiusura a causa dei ritardati pagamenti delle rette da parte dell' ASP di Catanzaro non può che rovinare la mia domenica di (apparente) riposo!". A scriverlo è Paolo Stanizzi commentando la situazione di paralisi che rischia il centro a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell'Asp di Catanzaro.
"Possibile mai che Enti strumentali della Regione Calabria possano pensare ad assumere nuovo personale quando non riescono ad onorare i propri debiti da tempo maturati nei confronti di chi, con sacrifici e difficoltà enormi, ha svolto una vera e propria opera di misericordia? Sì, perché quando parliamo di Centro Calabrese di Solidarietà non possiamo che parlare di misericordia.Misericordia, quel nobile sentimento di compassione attiva verso l'infelicità altrui, verso quelle persone meno fortunate di noi, meno fortunate, chissà, a causa di quali tragedie personali o familiari! Un gruppo di amici, con grande spontaneità, nel novembre dello scorso anno ha prontamente risposto al grido di aiuto lanciato da Isa Mantelli, ottima Presidente del CCS, dopo l' ultimo furto subito dalla struttura e dai suoi ospiti.
"Cosa possiamo fare", scrisse quel giorno Sergio sulla pagina Facebook del Centro", prosegue Stanizzi.
"Si unì subito Paola. E poi, Vittoria, Elena, Emanuele....Ci ritrovammo in cinquanta dopo la Befana, ospiti di Stefano, nel salone della sua splendida creatura, davanti ad una tombola di beneficenza. Una serata meravigliosa, risate a go go (tombolaro - aggratis- era Enzo, la risata garantita), qualche imprecazione nei confronti di un fortunato "partecipante"! Ma ci stava pure! Se l' è meritata! Riuscimmo con i soldi ricavati a far installare l' agognato impianto di videosorveglianza! Ora, purtroppo, quell' allegra combriccola non può essere d' aiuto!
C' è un grosso credito da incassare da parte del CCS! C'è, purtroppo, un grosso debito - pare - non onorato da parte dell' Asp di Catanzaro! Perciò, soltanto l' Asp può, meglio, deve risolvere i problemi del Centro Calabrese di Solidarietà! Come? Pagando il dovuto, semplice! I soldi che da tempo deve al CCS per l' attivita' svolta in favore dei propri ospiti!
Somme dovute e non contestabili! Non è giusto che il grande lavoro svolto, sin dalla sua fondazione, dal Centro Calabrese di Solidarietà vada perso! Non è giusto rubare la speranza di una liberazione da una terribile schiavitù a chi, purtroppo, è caduto nel terribile baratro della tossicodipendenza o dello alcolismo! Vere vittime, spesso inconsapevoli!
Anche perché- ricordino bene i nostri amministratori - politici e burocrati - le parole di Papa Francesco: «Senza lo Stato e la sua legislazione, il recupero di un tossicodipendente sarà difficile e la vittima potra' essere ‘ri-vittimizzata'", conclude Stanizzi.
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