Centro Covid a Villa Bianca. Donato replica al Pd: "Gli iscritti che hanno espresso posizioni politiche avrebbero dovuto assumerne la paternità"

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images Centro Covid a Villa Bianca. Donato replica al Pd: "Gli iscritti che hanno espresso posizioni politiche avrebbero dovuto assumerne la paternità"
Valerio Donato
  24 aprile 2020 11:41

di VALERIO DONATO

Con una nota, il “PD” – ancora una volta – “di Catanzaro” ribadisce la valutazione di merito sulla ormai vexata quaestio del Covid Hospital ed esprime meraviglia per la posizione da me assunta in ordine alla partecipazione democratica, alla rappresentatività ed alla prova di resistenza di decisioni prese da alcune istituzioni pubbliche “temporanee”, come il Commissario della Azienza del Policlinico. Contestando, garbatamente, quanto da me affermato con allarme, sulla mancanza di partecipazione democratica alla vita politica cittadina, si afferma che “I circoli cittadini del PD stanno svolgendo con assiduità e partecipazione il proprio compito ormai da tanto tempo e che tanti militanti “orfani” del circolo Lauria avrebbero partecipato ed espresso consenso, unitamente ai segretari degli altri circoli ". Ed a tal proposito, il PD di Catanzaro mi invita, qualora ne avessi piacere, a partecipare alle prossime riunioni in modo da constatare di persona l’attivismo di molti amici e compagni all’interno dei vari circoli cittadini. 

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Mi permetto di tralasciare ogni considerazione sul merito della proposta relativa al Covid Hospital. Mi pare che l’orientamento generale assunto in ogni consesso tecnico o scientifico ed ogni prospettiva tracciata dalla politica nazionale e regionale abbiano segnato due punti che appaiono irretrattabili: 1. la necessità, soprattutto per il futuro, di una struttura specialistica, di malattie infettive; 2. l’esigenza che una tale attività sia allocata in strutture fisicamente autonome dai presidi ospedalieri. Si tratta, a quanto mi è dato sapere, di risultati condivisi e non discutibili sotto il profilo tecnico, sì che residua soltanto la valutazione rimessa alla politica.

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Proprio in tale ultima prospettiva, però, non posso, però soprassedere, sui profili – per vero oggetto di maggiore attenzione nella mia nota – relativi alle modalità di svolgimento della partecipazione democratica. E non voglio trascurare questo aspetto poiché ritengo che la emarginazione, anche culturale, nella quale versa la Città di Catanzaro sia imputabile soprattutto ai deficit di democraticità.

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Diversamente da quanto affermato nella nota del “PD di Catanzaro”, non è il solo Circolo Lauria a non riunirsi da qualche tempo; ma, anche il Circolo di Catanzaro Lido, Santa Maria; e, forse, anche gli altri Circoli. Nessun Circolo, con certezza, si è riunito per discutere sul tema della istituzione di una struttura autonoma dedicata alle malattie infettive; e nessun circolo è stato “consultato” nemmeno virtualmente e/o telematicamente. Il mancato svolgimento delle assemblee di circolo – in un periodo oltremodo nel quale “è vietato riunirsi” - non preclude, ovviamente, la possibilità di interpellare gli iscritti, come pure si è fatto in una cerchia ristretta di persone; e, soprattutto, non legittima alcuno ad assumere una posizione politica in nome e per conto del “PD di Catanzaro”, il quale non si è espresso e non può essere rappresentato – ribadisco – dalle note da me censurate. Gli iscritti che hanno provveduto, con attivismo apprezzabile, ad elaborare il documento ed esprimere posizioni politiche – ben inteso, legittime, sebbene da me e forse da molti altri non condivise – avrebbero potuto e dovuto assumerne la paternità; senza attribuire l’orientamento politico a tutto il PD di Catanzaro e, dunque, riferendolo anche a quanti, come me, hanno mai partecipato ad una discussione sul punto e mai hanno avuto la possibilità di esprimere la loro opinione.

Mi auguro che il confronto pubblico, affidato alle pagine dei quotidiani, possa sollecitare una [sempre invocata e] “rinnovata” partecipazione politica, alla quale sarò ben felice, come ho sempre fatto, di aderire. Non mi sembra in tal senso di dover ricevere alcun invito, come cortesemente fatto nella nota del “PD di Catanzaro”, giacché, come dovrebbe essere chiaro a tutti, non è necessario invitare qualcuno a casa propria.  

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