Centro Covid a Villa Bianca. La replica del Pd: "La nostra posizione non è strumentale ma motivata e cerca di ragionare su numeri e bisogni dei calabresi"

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images Centro Covid a Villa Bianca. La replica del Pd: "La nostra posizione non è strumentale ma motivata e cerca di ragionare su numeri e bisogni dei calabresi"

  23 aprile 2020 15:08

"La posizione espressa dai circoli cittadini del Partito Democratico di Catanzaro sull’eventualità di istituire un centro di malattie infettive a Villa Bianca non si vede come possa essere strumentale e a cosa".

Immediata la replica dei circoli PD di Catanzaro. "Si tratta invece di una posizione ampiamente motivata che cerca di ragionare su numeri e bisogni dei calabresi senza farsi coinvolgere in provincialistiche ubriacature da disponibilità di risorse che, nella sanità calabrese servirebbero a tante cose e non a  mettere in piedi, chissà quando, una struttura ripetitiva di quanto esiste già alla Palazzina dislocata sopra l’ospedale Pugliese che unisce al vantaggio della tecnologia specifica (i locali a pressione negativa) e della separatezza dall’ospedale generale quello della possibilità di poter fruire immediatamente delle altre competenze specialistiche".

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"Ci creda l’on. Wanda Ferro (LEGGI QUI) che abbiamo a cuore la sicurezza di tutti e che l’edificio di cui parliamo, e che è attualmente operativo, ha le dimensioni adeguate, ha le competenze professionali e necessita solo di una manutenzione costante e principalmente di una larga attenzione alla costante formazione e all’aggiornamento periodico del personale (infermieri e OSS). La “cultura” delle infezioni, della sicurezza e dell’isolamento è il principale problema oggi. In queste settimane al Policlinico, per esempio, si sta svolgendo un lavoro quasi eroico nel quale il principale disagio è stato costituito non solo dalla mancanza di dispositivi di protezione, ma dall’ “impreparazione” del personale (che ha reagito in modo esemplare), sorpreso dalla straordinarietà della situazione creata dall’epidemia".

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"Vogliamo ricordare a tutti che l’esperienza degli ospedali infettivologici “isolati” che poi è sostanzialmente solo quella dello Spallanzani (il Sacco e il Cotugno sono inseriti in strutture generaliste) soffre proprio il problema della mancanza delle altre competenze. L’utilizzazione del corpo C del Policlinico invece è stata ed è solo un’ipotesi - insistono - ove si fosse creata o si dovesse creare nelle prossime settimane una improbabile gravissima emergenza, ipotesi certamente migliore della tensostruttura che a più riprese è stata da tanti ipotizzata e che sarebbe stata del tutto inutile come temiamo che lo sarebbe l’ipotesi di cui parliamo e come si è rivelato un flop l’ospedale della Fiera di Milano con buona pace del dott. Bertolaso".

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"Ci sorprende invece la posizione espressa da uno storico amico come il prof. Valerio Donato (LEGGI QUI). I circoli cittadini del PD stanno svolgendo con assiduità e partecipazione il proprio compito ormai da tanto tempo. Sono state promosse tante iniziative con la collaborazione di tutti i circoli spesso con la presenza anche di rappresentanti istituzionali e regionali del Partito. In queste occasioni hanno partecipato anche tanti militanti “orfani” del circolo Lauria che è invece inattivo da più di un anno, tanto che, proprio prima dell’inizio della presente forzata segregazione, i segretari degli altri circoli stavano promuovendo una assemblea degli iscritti allo scopo di designare almeno un referente provvisorio".

"Cogliamo l’occasione per invitare il prof. Donato, qualora ne avesse piacere, a partecipare alle prossime riunioni in modo da constatare di persona l’attivismo di molti amici e compagni all’interno dei vari circoli cittadini. Per finire. A nostro avviso Catanzaro deve continuare ad ospitare un centro infettivologico ma riteniamo più utile per motivi, economici e organizzativi e di puro buon senso, ottimizzare una struttura sanitaria già esistente.  Sono necessarie – lo ripetiamo - ovviamente specifiche attività che confermino la messa in sicurezza non solo dei degenti, ma anche del personale sanitario e che puntino alla creazione di servizi efficienti che, in sanità, sono fatti principalmente di cultura e professionalità e non di corse agli appalti milionari. E’ chiaro che comunque la soluzione migliore potrà emergere solo dopo una valutazione tecnica fatta da esperti, e non da politici, a seguito della quale si potrà ragionare sulla migliore soluzione, qualunque essa sia e in ogni caso rimaniamo disponibili ad un confronto con tutte le forze politiche che hanno a cuore l’interesse della città". 

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