Cesare Mellace, un militare squillacese nelle Foibe. L'ex sindaco Rhodio: "Scomparve a Fiume"

 

"Coniugato con Mladenich Stanislava (per noi giovani era la Signora "Stanka") di anni 23, che sposò il 30 settembre 1943 a Fiume (Dalmazia italiana). Matrimonio Comunicato al Comune di Squillace nel 1945 e cancellato dall’anagrafe con Ordinanza n. 2 dell’11 luglio 1952 perché militare disperso in guerra", racconta Rhodio. "Cesare Mellace si trova a Fiume quando sparisce insieme con il cognato, fratello di Stanislava, dopo pochi mesi del matrimonio e prima della nascita del figlio Francesco, avvenuta a Squillace in quell’anno", spiega ancora.

 

Tra le possibili ricostruzioni circa la sua scomparsa, una, terribile, lo vuole finito nelle foibe, per aver sposato una slava la cui famiglia proteggeva degli italiani. "Le varie indagini da me effettuate anche come sindaco non hanno dato risposte. Prego i giovani di non dimenticare mai questo bravissimo giovane e di non smettere di continuare nelle ricerche della sua dolorosa scomparsa. Ricordo anche con emozione che qualche decennio fa incontrai Francesco, il figlio, che non riconobbi subito, che si fermava a guardare, piangendo e quasi inebetito, la casa sua e dei suoi genitori, posta difronte a casa mia. Il toccante episodio, dopo aver riabbracciato il mio caro coetaneo Francesco, mi spinse a rinnovare caparbiamente le mie indagini, purtroppo ancora senza esito certo", conclude Rhodio. Una storia tragica e ancora avvolta dal mistero. La scomparsa di un giovane ventottenne squillacese di cui resta solo il ricordo.