Volantinaggio a tappeto e decine di manifesti affissi per le strade di Chiaravalle Centrale. È questa la nuova iniziativa dei consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Rauti, Vito Maida e Claudio Foti, che hanno deciso di alzare il livello dello scontro politico con la maggioranza lanciando un messaggio diretto: “Basta bugie”.
Centinaia di volantini sono comparsi in ogni quartiere con lo stesso filo conduttore: la denuncia di una gestione amministrativa accusata di nascondere ai cittadini la reale situazione finanziaria del Comune. “Da mesi chiediamo verità – si legge nel manifesto – da mesi rincorriamo un’amministrazione che si nasconde dietro silenzi, omissioni e documenti incompleti”.
Secondo l’opposizione, la giunta avrebbe scelto deliberatamente di “tacere e non rispondere”, occultando informazioni decisive sullo stato delle casse comunali. Nel mirino finisce in particolare il consiglio comunale del 29 luglio scorso, quando – spiegano i tre consiglieri – “senza una riga nella proposta di deliberazione, è toccato al responsabile del settore finanziario, con voce bassa, svelare ciò che il Sindaco ha negato per mesi: le entrate IMU, comprese di sanzioni, saranno usate per coprire i debiti dei pronti interventi, delle forniture e delle manutenzioni impiantistiche”.
Il riferimento diretto è a un passaggio polemico del primo cittadino nel consiglio del 26 novembre 2024, immortalato dalle telecamere delle tv locali ma – come sottolinea l’opposizione – “stranamente scomparso dai verbali ufficiali”. In quella sede, il Sindaco aveva ironizzato: “Qualcuno parla di debiti? Ma di quali debiti parla? Forse di qualche migliaio di euro che vanta qualche ditta amica?”.
Ma la replica dei consiglieri non lascia spazio a interpretazioni: “Altro che qualche migliaio di euro. Quelli di cui ironizzava il Sindaco si sono trasformati in una montagna di debiti, una voragine finanziaria che non può più essere nascosta”. Nel volantino si citano cifre precise: oltre 435 mila euro per pronti interventi e forniture, 516 mila euro di debiti fuori bilancio per l’energia, 315 mila euro da saldare nelle annualità 2023-2024 e, soprattutto, più di 2 milioni di euro di debiti lasciati irrisolti dalla gestione OSL.
Il j’accuse prosegue con toni durissimi: “Non sappiamo quante aziende vantano ancora crediti per lavori, forniture e servizi. Non abbiamo alcuna documentazione. I contenziosi aumentano, gli interessi passivi crescono, le spese legali continuano a gravare sulle casse comunali”.
La conclusione del manifesto è affidata a un appello netto alla cittadinanza: “Questa è la verità che vogliono nascondere. Basta negazionismo, basta proclami, basta bugie. È il momento della responsabilità, della trasparenza e della verità. I cittadini meritano rispetto, non teatrini”.
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