Di seguito la nota stampa del consigliere comunale Vito Maida di Chiaravalle centrale.
"In qualità di Consigliere Comunale del gruppo Uniti per Unire Chiaravalle Centrale, sento il dovere di esprimere la mia più ferma condanna per i gravi episodi che si sono verificati durante la seduta del Consiglio Comunale del 27 febbraio 2025.
Da anni, il mio impegno è costantemente orientato a lavorare per il bene di Chiaravalle Centrale, cercando sempre soluzioni concrete per rispondere alle problematiche quotidiane che i cittadini si trovano ad affrontare.
Quanto accaduto nell’aula consiliare rappresenta un episodio di inaudita gravità nella storia democratica della nostra città. Il comportamento del Sindaco Domenico Donato, che ha abbandonato il proprio scranno durante il dibattito consiliare per scagliarsi contro il Consigliere Claudio Foti, proferendo frasi irripetibili, è assolutamente inaccettabile e costituisce un vulnus intollerabile alla dignità delle istituzioni democratiche.
In qualità di testimone diretto dei fatti, essendo stato uno dei consiglieri che ha cercato di placare la situazione, non posso che esprimere il mio dissenso e la mia condanna senza indugi. Pur rilevando l’inopportunità e stigmatizzando l’esternazione del Consigliere Foti, è doveroso riconoscere, per correttezza cronachistica, che egli ha mantenuto la calma, restando fermo al proprio posto.
Tuttavia, è stato necessario il mio intervento, insieme ad altri colleghi, per evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Il ruolo di Sindaco e di chi ricopre cariche pubbliche impone un comportamento esemplare, di equilibrio e responsabilità istituzionale, che purtroppo è venuto meno in questa occasione. Chi riveste la massima carica della città ha l’obbligo di essere un punto di riferimento di moderazione e rispetto per le regole democratiche, ma in questo caso ha scelto di agire in modo impulsivo e irrispettoso, minando la credibilità delle istituzioni.
Desidero sottolineare che la minoranza, pur avendo legittimamente contestato la mancata trasmissione di documenti amministrativi più volte richiesti, ha comunque scelto di partecipare al dibattito con rispetto per le istituzioni e la democrazia.
Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Giovedì, che si è prolungata per circa sei ore, ho avuto l’opportunità di intervenire, come rappresentante di una parte della minoranza, presentando diverse proposte finalizzate a migliorare le condizioni della nostra comunità. Le iniziative che ho avanzato sono state pensate con l’intento di rispondere alle reali esigenze della cittadinanza e di promuovere il benessere collettivo. Tra queste, ho proposto la riduzione dell’aliquota IMU per alleviare la pressione fiscale sulle famiglie, una modifica al Regolamento di Area Srl che consenta ai cittadini meno abbienti di beneficiare di una maggiore dilazione dei pagamenti, in base alle loro capacità economiche, per la rateizzazione delle cartelle di pagamento e un coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale nella discussione e battaglia sulla Casa della Salute, un tema di fondamentale importanza per la nostra comunità.
Purtroppo, quanto accaduto ha trasformato quella che avrebbe dovuto essere una normale discussione politica in un episodio deplorevole, del tutto indegno di un Consiglio Comunale. Alla luce di quanto successo, ritengo che l’unica strada possibile sia quella delle dimissioni immediate del Sindaco Donato. Un atteggiamento violento e la difficoltà nel gestire il confronto politico sono incompatibili con il ruolo di primo cittadino.
La nostra comunità merita rappresentanti capaci di confrontarsi con serietà, rispetto e rigore democratico. Merita un’amministrazione che garantisca la trasparenza, che sappia affrontare le questioni nel merito e che soprattutto sappia mantenere sempre un contegno consono al proprio ruolo istituzionale. Gli eventi del 27 febbraio 2025 segnano un momento cruciale che richiede una pronta assunzione di responsabilità da parte del Sindaco. È ora di voltare pagina e ripristinare il rispetto e la dignità delle nostre istituzioni".
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