Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Giuseppe Marco Marchese, Antonio Chiari, Vito Chiefari, Marino Iozzo.
I quattro sono stati arrestati durante l'operazione "Orthrus", che ha coinvolto 17 soggetti appartenenti e fiancheggiatori della presunta cosca di ’ndrangheta Iozzo-Chiefari, radicata, in particolare, nei comuni catanzaresi di Torre di Ruggero e Chiaravalle Centrale, e guidata dal presunto boss Antonio Chiefari e Mario Iozzo. Le accuse, a vario titolo, sono attinenti a reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, estorsione e detenzione illegale di armi.
Così come accaduto per Rei, Fabiano, Russo e Sasso rivolti a ridimensionare le accuse rivolte dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, anche Marchese, Chiari, Chiefari, Iozzo dovranno rimanere dietro le sbarre. Diverso l'esito per Marco Catricalà (LEGGI QUI). Per quest'ultimo, infatti, il Riesame ha annullato la misura cautelare. Per Alexander, invece, il giudice ha già revocato il carcere e disposto i domiciliari (LEGGI QUI).
Nel collegio degli avvocati compaiono Salvatore Staiano, Giovanni Russomano, Antonio Ierardi e Fabio Tino.
ed.cor.
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