Chiaravalle, Foti annuncia esposto: “Conti falsati e silenzi imbarazzanti”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Chiaravalle, Foti annuncia esposto: “Conti falsati e silenzi imbarazzanti”

  08 giugno 2025 16:36

 

“Conti falsati e silenzi imbarazzanti. Andrò io stesso dalla Corte dei Conti”. Il consigliere comunale di Chiaravalle Centrale ed ex assessore, Claudio Foti, risponde con durezza al recente comunicato stampa della maggioranza, accusandola di rispondere solo con attacchi personali, ingiurie e documenti generati automaticamente da software contabili, privi di approfondimento e chiarezza".

Banner

“Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito” proverbio orientale, ma perfettamente calzante secondo Foti.

Banner

“Non ci sono stati chiarimenti in consiglio comunale - sottolinea - non c’è stata alcuna relazione tecnica che abbia confutato la mia analisi sullo stato dei conti pubblici. Nessun assessore, consigliere comunale o il sindaco stesso che abbia mai preso la parola. Nessun consigliere di maggioranza ha replicato nel merito, per smentire punto su punto le mie osservazioni critiche. Il sindaco, ancora una volta, ha preferito il silenzio. Eppure, paradossalmente, la maggioranza parla di “falsità” nel suo comunicato, senza mai scendere nel dettaglio delle mie contestazioni”.

Banner

“Quando non si hanno argomenti, si alza la voce. Quando si ha paura, si scredita l’avversario” rimarca Foti.

“In aula – racconta - la scena è stata surreale: teste basse, nessun intervento, nessuna replica puntuale. Solo la solita blindatura attorno alla poltrona. E chi dovrebbe rispondere? Forse il ragioniere comunale? Lui che si è limitato a dire: “Non intendo rispondere perché il consigliere Foti contesta qualsiasi cosa io dica”? Una dichiarazione che, da sola, fotografa un’amministrazione che ha rinunciato al confronto e abdicato a ogni responsabilità politica e tecnica”.

“I consiglieri e gli assessori di maggioranza - dichiara Foti - nel tentativo di fare da scudo al primo cittadino, sono talmente accecati dalla rottura tra me e il sindaco Donato da non accorgersi di quanto grave sia la realtà dei fatti. Non solo in Consiglio evitano accuratamente qualsiasi intervento di merito, ma arrivano perfino a inventare che io abbia approvato il rendiconto 2023, sostenendo che i bilanci siano passati regolarmente dalle commissioni consiliari. Peccato che le commissioni siano rimaste ferme dal 2019/2020”.

“Non esiste alcun documento - evidenzia Foti - come vorrebbero far credere questi improvvisati amministratori, che smentisca le criticità da me sollevate. Esiste solo una “relazione sulla gestione del rendiconto 2024”, obbligatoria per legge e formalmente allegata alla delibera di giunta n.39 dell’8 aprile 2025, mai pubblicata, consegnata soltanto a seguito di una mia richiesta formale. Un file generato automaticamentedal software contabile del Comune, pieno di tabelle prive di spiegazione, buono solo a soddisfare formalità burocratiche, ma completamente inutile per informare i cittadini o garantire un controllo politico serio”.

“Eppure - snocciola Foti - già nel 2023, ed esattamente in data 06.06.2023, in occasione dell’approvazione del rendiconto relativo al 2022da consigliere di maggioranzalanciai un chiaro avvertimento all’indomani della chiusura del dissesto e della conclusione dell’attività dell’Organismo Straordinario di Liquidazione”. Questo quanto riportato in quella data: “La situazione ereditata dalla Commissione Straordinaria di Liquidazione inevitabilmente ha comportato e comporterà ripercussioni sulle risultanze contabili dell’Ente, che riguardano: il cosiddetto FAL (Fondo Anticipazione di Liquidità, D.L. 35/2013), che impone una nuova modalità di contabilizzazione con la conseguente proiezione di ripianamento del debito residuo spalmato in dieci anni; l’esposizione del contenzioso; e il riaccertamento straordinario dei residui. Quest’ultima attività è stata già avviata dagli uffici perché, da una prima analisi, molti residui potrebbero rientrare nell’istituto di dubbia esigibilità, essere inesigibili o addirittura insussistenti”. “Criticità che verranno definite nel rendiconto 2023 per come affermato dal Responsabile dell’Area Finanziaria e dal revisore dei conti, per effetto del Decreto Legge n.44/2023, dove si procederà a contabilizzare il FAL nel risultato di amministrazione…Vedete è vero che il comune di Chiaravalle è uscito fuori dal Dissesto, ma finché non vengono definiti gli aspetti sopra menzionati, non ci si può consentire di fare il passo più lungo della gamba.  Bisogna tenere la guarda alta nell’utilizzo delle spese e nelle scelte programmatiche. Un passo falso potrebbe far ricadere il comune di Chiaravalle nel baratro, con una seconda dichiarazione di dissesto (da non escludere), che stiamo cercando con tutte le forze di evitare” ricorda il consigliere.

“Ricordai allora - e lo ribadisce oggi Foti - che la stella polare di chi amministra deve essere la stabilità economica, specialmente in una fase di transizione successiva al dissesto. Non si può fare il passo più lungo della gamba, non si possono ignorare i segnali di squilibrio. Serve prudenza, trasparenza e rigore. Oggi, tutto questo è stato completamente dimenticato. La gestione continua a ignorare le basi contabili, a eludere i vincoli di legge, a scegliere la propaganda al posto della verità. Ma la verità, come disse Elvis Presley: la verità è come il sole: puoi anche oscurarla per un po’, ma non potrai mai spegnerla”

“Sì, è vero: Chiaravalle è uscita dal dissesto. Ma è davvero fuori dal baratro? No, se non si affrontano i nodi strutturali. No, se si continua a ignorare l’accantonamento del FAL, ad escludere i residui attivi e passividalle risultanze contabili lasciati dall’OSL, ad usare fondi a destinazione vincolata per altre finalità e non ripristinati a chiusura dell’esercizio finanzario, ad occultare una situazione debitoria latente che rischia di travolgere tutto” afferma il consigliere.

Ecco le considerazioni dettagliate di Foti: “La maggioranza, troppo impegnata a difendere sé stessa, tace colpevolmente su elementi gravissimi. Ne cito alcuni:

  • oltre 500.000 euro di debiti non riconosciuti per energia elettrica e gas in appena due anni;
  • una liquidazione natalizia del 2024 per lavori improvvisamente stralciati dall’elenco dei debiti;
  • oltre 400.000 euro di crediti vantati da imprese e fornitori locali mai riconosciuti;
  • fondi vincolati lasciati dall’O.S.L. utilizzati in violazione della normativa.
  • Violazione accantonamento del FAL per € 3.130.460,48
  • Il valzer del fondo contenzioso  dal conteggio del Segretario comunale non sono stati inseriti €106.842,35

Questi semplici numeri senza entrare nel dettaglio di altre circostanze basterebbero per rideterminare un risultato finale con un valore negativo che supera di molto i 3 milioni di euro”.

“A tutto questo, cosa risponde la maggioranza? Con l’ironia. Con slogan. Con battute. Mi apostrofano come cinghiale? Bene. Mentre qualcuno insegue i cinghiali, io inseguo la verità. E la dimostrerò, voce per voce, numero per numero” dichiara Foti.

Prosegue la nota: “Mi accusano persino di aver scritto le determine al posto degli uffici. Un’accusa grottesca e disperata, sintomo di un’amministrazione che ha smesso di governare e ha iniziato solo a sopravvivere. Non c’è visione, non c’è responsabilità, non c’è un orizzonte. Solo una strategia di galleggiamento, fatta di silenzi, omissioni e falsità. In Consiglio hanno persino detto il falso: che io avrei approvato il rendiconto 2023 (smentito dai verbali) e che i bilanci venivano esaminati in commissione (peccato che siano ferme dal 2019/2020). “Il potere logora chi non ce l’ha”, diceva Andreotti. Ma la sete di potere logora chi lo esercita senza verità né dignità. Chi guida oggi il Comune non governa: si nasconde dietro comunicati scritti ad arte per una narrazione lontana dalla realtà. Non risponde alle critiche: le delegittima. Ma la verità non ha bisogno di difese: si mostra da sé. E per questo, andrò personalmente dalla Corte dei Conti a depositare la mia relazione dettagliata, con documenti alla mano. Perché i conti non tornano. E il metodo adottato è opaco e sottolineo pericoloso. Il potere è un mezzo, non un fine. Il fine è il bene comune (George Orwell).  La vera cultura della  legalità non si misura con le foto sui social, con gli eventi, con i premi o con le strette di mano davanti alle scuole. Si misura nei bilanci, nei verbali, nelle scelte concrete, soprattutto quando nessuno guarda. E il documento contabile che oggi questa maggioranza si affanna a difendere non racconta la verità. Racconta un'altra cosa: si è scelto di andare avanti, sì, ma non con la trasparenza. Con la strategia dell’inganno. L’illustre scienziato Antonino Zichichi ha ricordato una verità tanto semplice quanto potente: il nemico numero uno dell’umanità è l’ignoranza, un male perfettamente curabile. Perché l’ignoranza – spiega - è l’assenza di conoscenza e, dunque, l’impossibilità di comprendere le leggi che regolano la realtà. Ed è esattamente questo ciò che oggi manca a chi amministra: la conoscenza dei fatti e il coraggio di affrontarli. Perché guardare in faccia la realtà richiede onestà intellettuale, senso delle istituzioni, rispetto per la verità. E tutto questo, purtroppo, è stato svenduto per mantenere il potere, non per servire la comunitàChi si rifiuta di conoscere la verità, non è solo indegno di mentire. È indegno di rappresentare le istituzioni. Perché il potere può essere esercitato male. Ma l’esempio non può mai mancare. Se oggi, a Chiaravalle, la politica ha abdicato al suo ruolo, io non intendo farlo. Non mi nascondo, non recito, non galleggio. Lo dico a chi oggi governa e tace: organizziamo un confronto pubblico, alla luce del sole, con i documenti sul tavolo, davanti ai cittadini. Punto su punto. Fatti contro parole. Verità contro propaganda. Io sono pronto. Voi? Perché chi teme la verità non è soltanto indegno di mentire. È indegno di ricoprire un ruolo pubblico. Perché le istituzioni devono dare l’esempio. E quando non lo fanno, diventano parte del problema, non della soluzione

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner