Chiaravalle, Foti contro Donato: "Il sindaco parla di una pioggia di soldi, ma evita le domande cruciali"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Chiaravalle, Foti contro Donato: "Il sindaco parla di una pioggia di soldi, ma evita le domande cruciali"


“Prefetto e Guardia di Finanza intervengano se necessario”

  28 novembre 2025 14:27

A Chiaravalle il confronto politico torna ad accendersi, nell’alveo dello scontro tra l’ex assessore comunale Claudio Foti e il sindaco Mimmo Donato. “Mentre sui social il sindaco Domenico Donato annuncia una pioggia di soldi in arrivo per il paese, celebrando finanziamenti e bandi, si evidenzia una mancanza totale di risposte sui nodi più delicati dell’amministrazione” ribadisce Foti in una nota. “Il primo cittadino parla di milioni e milioni – ironizza il consigliere – ma evita accuratamente di affrontare il problema centrale, vale a dire la legittimità dell’affidamento del servizio di riscossione coattiva e il mancato avvio del Polo culturale del Convento dei Cappuccini”.

Il contesto non è nuovo. Il 22 novembre i consiglieri Vito Maida, Claudio Foti e Giuseppe Antonio Rauti avevano convocato una conferenza stampa per illustrare le presunte criticità formali e sostanziali nell’affidamento del servizio di riscossione. In quella sede avevano parlato di “gravi irregolarità”, invitando il sindaco a chiarire punto per punto e a riconnettere l’azione amministrativa ai principi di legalità e trasparenza. A quasi una settimana di distanza, lamentano, non è arrivata alcuna risposta istituzionale: nessun atto, nessuna spiegazione, soltanto post e video sui social.

Per questo l’opposizione ha scelto ora la strada formale, protocollando un documento indirizzato a tutte le cariche istituzionali del Comune. Al suo interno chiede la revoca immediata dell’incarico alla concessionaria della riscossione e l’adozione degli atti di autotutela necessari a mettere in sicurezza l’ente e i contribuenti. Una richiesta che, nelle intenzioni dei consiglieri, dovrebbe segnare un punto di svolta e costringere l’amministrazione a prendere una posizione chiara.

Ma, giorno dopo giorno, i toni si fanno sempre più accesi. Foti, in particolare, accusa il sindaco di “creare confusione” e di non assumersi la responsabilità del proprio ruolo, ricordando che “un primo cittadino non può ignorare una denuncia così grave mentre percepisce un’indennità pubblica”. La risposta fornita da Donato viene giudicata “insufficiente”, tanto da spingere l’opposizione a lanciare una sfida diretta: “Se è così sicuro degli atti prodotti dalla sua amministrazione, sia lui a chiamare la Guardia di Finanza”.

La minoranza va oltre e chiama in causa il Prefetto di Catanzaro, ritenendo necessario un intervento autorevole per evitare che la situazione degeneri. “Donato è un cattivo esempio di gestione della casa comunale – affermano –. Se passa l’idea che si possa ignorare una denuncia circostanziata e non produrre alcun atto, sarebbe un segnale devastante per le Istituzioni”. In attesa di risposte, la tensione politica cresce e il divario tra i due fronti sembra approfondirsi.


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.