L’esponente d’opposizione attacca: “Documentazione incompleta, nessuna convocazione del Consiglio. Altro che trasparenza: siamo ancora in attesa di atti fondamentali”
Il “silenzio del sindaco Donato” sul rendiconto di gestione 2024 continua ad alimentare tensioni nel consiglio comunale di Chiaravalle Centrale. Alla richiesta avanzata dall’opposizione di accedere alla documentazione completa, "la risposta non arriva dal primo cittadino, ma da una nota formale del Settore Finanziario, protocollata in data 5 maggio 2025".
La comunicazione, indirizzata ai consiglieri comunali Maida, Foti e Rauti, elenca la documentazione teoricamente disponibile per la consultazione presso gli uffici: schema del conto consuntivo, relazione della Giunta, parere dell’organo di revisione e l’elenco dei residui attivi e passivi. Tutto regolare sulla carta. Ma l’opposizione replica con fermezza: “La pubblicazione all’albo pretorio delle deliberazioni di Giunta nn. 37 e 39 dell’8 aprile è avvenuta senza allegati. Nonostante i solleciti, nessun documento ci è stato ancora trasmesso via PEC”.
Il consigliere Claudio Foti rincara la dose e denuncia pubblicamente: “Sono settimane che chiediamo, invano, la verifica di cassa al 31 dicembre, il dettaglio delle entrate vincolate, l'utilizzo di fondi specifici e l'elenco delle spese sostenute. Nulla è arrivato. Nessuna convocazione del Consiglio per l’approvazione del rendiconto, nessun rispetto dei termini previsti dalla legge”.
A supporto delle proprie rimostranze, l’opposizione richiama l’articolo 227 del TUEL, che stabilisce chiaramente: “Il rendiconto della gestione è deliberato entro il 30 aprile dell'anno successivo e deve essere messo a disposizione dei consiglieri almeno 20 giorni prima della seduta consiliare”:
“Ad oggi - sottolinea Foti - non solo non abbiamo ricevuto i documenti, ma non c’è neppure traccia della convocazione del consiglio comunale. Il sindaco Donato parla di trasparenza, ma nei fatti dimostra il contrario. Si fa scudo con gli uffici e quando si tratta di rendere conto delle azioni amministrative, è sempre smentito dai fatti”.
Il clima si fa incandescente. E mentre l'opposizione attende un riscontro concreto, pone una domanda diretta al sindaco: “Come si giustificherà stavolta? Quale sarà la prossima scusa per non rispettare le regole della democrazia amministrativa?”.
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