Chiaravalle, il Comune sbaglia data: fuori dalla graduatoria per le strade rurali

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Chiaravalle, il Comune sbaglia data: fuori dalla graduatoria per le strade rurali

  19 luglio 2025 09:32

“Ogni giorno una nuova figuraccia, ogni giorno un’occasione persa.” Con queste parole i consiglieri comunali di minoranza Claudio Foti, Giuseppe Rauti e Vito Maida alzano nuovamente la voce contro l’amministrazione guidata dal sindaco Domenico Donato. L’ultimo caso riguarda l’esclusione del Comune di Chiaravalle Centrale dalla graduatoria regionale relativa ai fondi PAC 2023-2027 per le infrastrutture agricole e rurali (Intervento SRD07).

La Regione Calabria ha pubblicato il decreto dirigenziale n. 10445 del 17 luglio 2025. Nella lista dei beneficiari, Chiaravalle non compare. “Di fronte a questa ennesima beffa – dichiarano i consiglieri – ci chiediamo: è stata la Regione a escludere inspiegabilmente il nostro Comune, oppure Chiaravalle non ha nemmeno presentato la domanda nei tempi previsti? Guardando le carte, la risposta è purtroppo evidente”.

Banner

Secondo i tre esponenti della minoranza, la delibera comunale n. 75, con cui la Giunta Donato ha approvato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza della strada rurale Fota–Campo–Pietra Cavallo, è datata 15 luglio ma pubblicata solo il 17 luglio, oltre il termine ultimo fissato dall’avviso pubblico regionale: le ore 17.00 del 15 luglio.

“Chi amministra dovrebbe conoscere e rispettare le scadenze. Invece, prevalgono superficialità e pressapochismo. La politica dovrebbe essere l’arte del possibile, ma qui siamo ormai all’arte dell’impossibile amministrativo”, accusano Foti, Rauti e Maida.

Banner

“Per carità – precisano i consiglieri – può capitare a chiunque di commettere un errore, di sbagliare una procedura, di arrivare fuori tempo. Ma non a chi si proclama ogni giorno ineguagliabile e infallibile. Non a chi continua a incassare puntualmente l’indennità mentre il Comune accumula ritardi, omissioni e figuracce”.

Secondo la minoranza, la gestione Donato sarebbe diventata “il simbolo quotidiano del fallimento amministrativo”. E rincarano: “Fare il sindaco non può essere un secondo o, peggio, un terzo lavoro. Chi guida un Comune ha il dovere di farlo con serietà, programmazione e presenza reale, non con passerelle pubbliche o proclami social”.

I consiglieri denunciano un Comune “ormai dimenticato dai bandi e ignorato dalle istituzioni non per sfortuna, ma per precise responsabilità”. “Il rischio – avvertono – è quello di condannare Chiaravalle a restare ai margini delle opportunità di sviluppo, proprio per l’assenza di un’amministrazione attenta e capace”.

“Il tempo delle distrazioni è finito – concludono Foti, Rauti e Maida –. Il sindaco Donato torni sulla Terra e si ricordi che partecipare ai bandi pubblici non è un favore che si fa alla città: è un dovere istituzionale. E ogni giorno che passa senza farlo è un danno per tutti”.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner