Il consigliere denuncia gravi mancanze nel verbale dell'ultimo consiglio comunale e accusa: “Il sindaco preferisce i selfie a Catanzaro mentre il paese vive alla giornata”
13 dicembre 2024 08:45Si fa sempre più rovente il clima politico a Chiaravalle Centrale, dove il consigliere comunale Claudio Foti ha sferrato un duro attacco al sindaco Domenico Donato e alla sua amministrazione. Il punto di scontro è il verbale della seduta consiliare del 26 novembre, che, secondo Foti, “non corrisponde minimamente a quanto dichiarato dal Sindaco e dal suo Vice”.
In una nota inviata al Prefetto di Catanzaro, al Segretario Comunale e agli altri consiglieri, Foti sottolinea come il documento ometta interventi cruciali, in particolare alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco e dal vicesindaco che abbiamo ascoltato nella ripresa televisiva di Telejonio diffusa sui social, dei lavori consiliari, avendo tutta l'opposizione già abbandonato l'aula per protesta contro i metodi antidemocratici del sindaco Donato.
“Non è accettabile che si perpetui questa prassi di mancata trascrizione fedele, che mina la qualità e la trasparenza del processo democratico”, accusa il consigliere.
Il consigliere Claudio Foti, inoltre, accusa il sindaco Donato di “utilizzare il consiglio comunale come un palco per monologhi e dichiarazioni fuori luogo, salvo poi permettere che dai verbali vengano eliminate, con la complicità di manine fedeli, le affermazioni più controverse e imbarazzanti”.
L'affondo di Foti non si ferma qui. In un intervento intriso di ironia, denuncia: “Mentre il sindaco è impegnato a scattarsi selfie a Catanzaro, a Chiaravalle si vive alla giornata. Un'accusa che punta il dito contro “l’indifferenza dell'amministrazione verso le reali problematiche della comunità”.
Tra le questioni sollevate, spicca l'assenza del Documento Unico di Programmazione (DUP) aggiornato e degli allegati al bilancio, che, secondo Foti, non sarebbero mai stati trasmessi ai consiglieri. Una mancanza che il consigliere giudica “inaccettabile” e che, a suo dire, rappresenta un ulteriore segnale di scarsa trasparenza nella gestione amministrativa.
Il consigliere chiude con una provocazione diretta al primo cittadino: “Quando intende rispondere alle problematiche sollevate e gettare finalmente la maschera?”. Un invito, o meglio una sfida, che preannuncia nuovi capitoli di tensione politica.
e comunale di Chiaravalle Claudio Foti denuncia gravi mancanze nel verbale dell'ultimo consiglio comunale e accusa: “Il sindaco preferisce i selfie a Catanzaro mentre il paese vive alla giornata”.
Si fa sempre più rovente il clima politico a Chiaravalle Centrale, dove il consigliere comunale Claudio Foti ha sferrato un duro attacco al sindaco Domenico Donato e alla sua amministrazione. Il punto di scontro è il verbale della seduta consiliare del 26 novembre, che, secondo Foti, “non corrisponde minimamente a quanto dichiarato dal Sindaco e dal suo Vice”.
In una nota inviata al Prefetto di Catanzaro, al Segretario Comunale e agli altri consiglieri, Foti sottolinea come il documento ometta interventi cruciali, in particolare alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco e dal vicesindaco che abbiamo ascoltato nella ripresa televisiva di Telejonio diffusa sui social, dei lavori consiliari, avendo tutta l'opposizione già abbandonato l'aula per protesta contro i metodi antidemocratici del sindaco Donato.
“Non è accettabile che si perpetui questa prassi di mancata trascrizione fedele, che mina la qualità e la trasparenza del processo democratico”, accusa il consigliere.
Il consigliere Claudio Foti, inoltre, accusa il sindaco Donato di “utilizzare il consiglio comunale come un palco per monologhi e dichiarazioni fuori luogo, salvo poi permettere che dai verbali vengano eliminate, con la complicità di manine fedeli, le affermazioni più controverse e imbarazzanti”.
L'affondo di Foti non si ferma qui. In un intervento intriso di ironia, denuncia: “Mentre il sindaco è impegnato a scattarsi selfie a Catanzaro, a Chiaravalle si vive alla giornata. Un'accusa che punta il dito contro “l’indifferenza dell'amministrazione verso le reali problematiche della comunità”.
Tra le questioni sollevate, spicca l'assenza del Documento Unico di Programmazione (DUP) aggiornato e degli allegati al bilancio, che, secondo Foti, non sarebbero mai stati trasmessi ai consiglieri. Una mancanza che il consigliere giudica “inaccettabile” e che, a suo dire, rappresenta un ulteriore segnale di scarsa trasparenza nella gestione amministrativa.
Il consigliere chiude con una provocazione diretta al primo cittadino: “Quando intende rispondere alle problematiche sollevate e gettare finalmente la maschera?”. Un invito, o meglio una sfida, che preannuncia nuovi capitoli di tensione politica.
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