Chiaravalle, il sindaco Donato convoca il Consiglio Comunale e l'opposizione esulta

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  20 febbraio 2025 14:15

  Dopo un lungo braccio di ferro con l'opposizione, il sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato, ha  convocato il Consiglio Comunale inserendo nell'ordine del giorno i punti richiesti dai consiglieri di minoranza Claudio Foti, Giuseppe Rauti, Vito Maida e, in parte, anche da Emanuela Neri, che aveva insistito in particolare sui temi della sospensione dell'Ufficio Postale e degli eventi alluvionali del 17 e 18 gennaio 2025.

La seduta, fissata per il 27 febbraio 2025 alle ore 9:00, con eventuale seconda convocazione il 28 febbraio 2025, si annuncia carica di tensione e vedrà l'opposizione pronta a dare battaglia su vari fronti. L'ordine del giorno si presenta corposo e articolato, con punti di grande rilevanza per la cittadinanza. Tra questi, spiccano: conferma delle aliquote IMU per il 2025approvazione dell'aliquota addizionale IRPEF comunale; verifica e determinazione dei prezzi di cessione di aree e fabbricati destinati alla residenza e alle attività produttivescioglimento e riapprovazione della convenzione per la segreteriaapprovazione del Piano di Protezione CivilePiano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.)gestione associata delle funzioni educative e scolastiche (Legge Regionale n. 24/2024)discussione sulla situazione finanziaria del Comune, sulla sospensione temporanea dell'Ufficio Postale di Chiaravalle Centrale e sugli eventi alluvionali del 17 e 18 gennaio 2025. Ultimi punti richiesti espressamente dall'opposizione.

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Non si fa attendere il commento trionfale dell'opposizione, che esprime “soddisfazione” per la convocazione del Consiglio e rivendica il proprio ruolo di “controllo e proposta”. I consiglieri di minoranza, infatti, ringraziano la Prefettura di Catanzaro per l’intervento chiarificatore, che ha contribuito a “rimettere nella giusta carreggiata la discussione politica”. La minoranza sottolinea come la richiesta di convocazione del Consiglio, avanzata in base al Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), non possa essere “disattesa o omessa a piacimento dal sindaco, secondo il suo personale gradimento”.

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“La legge parla chiaro: il consiglio comunale non è proprietà del sindaco, ma organo di rappresentanza democratica”, affermano i consiglieri Foti, Rauti e Maida, ricordando come sia stata necessaria una lunga battaglia per ottenere l'inserimento all'ordine del giorno di temi fondamentali per la comunità.

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Dopo mesi di richieste disattese, la minoranza consiliare si prepara a una discussione “serrata e senza sconti” su tutti i punti all'ordine del giorno, in particolare “sulla situazione finanziaria del Comune, sulla chiusura dell'Ufficio Postale e sugli interventi post-alluvione”. Il dibattito si preannuncia infuocato e non mancheranno momenti di tensione tra maggioranza e opposizione.

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