In riscontro all’ ultima nota del movimento civico “Radici e ali” che, come lo stesso ha dichiarato più volte pubblicamente, trova il suo referente nel Consigliere Comunale Foti, si rende necessario evidenziare quanto risulti ridicola e paradossale la rivendica della trasparenza da chi altera e distorce continuamente la rappresentazione dei fatti.
Ricordiamo che il civico consesso è un esercizio, non solo di democrazia, ma anche di pubblico servizio; ed in quanto tale non si presta all’uso e consumo di chi, al solo fine di procurarsi mezzi e strumenti per delegittimare e ridicolizzare gli organi e/o i loro Rappresentanti, lo interrompe e ne disturba la funzione.
Radici e ali, celandosi dietro comunicati stampa che inneggiano alla trasparenza ma rimangono privi di firmatari che abbiano il coraggio di specificare nome e cognome, dimentica troppo facilmente che il Sindaco pro tempore riveste, in occasione del Consiglio Comunale, anche la funzione di Presidente ed è, perciò tenuto ex lege a garantire il buon funzionamento dell'organo, impedendo contegni da parte del pubblico, che, benché maggiormente disdicevoli se imputabili ad “ex amministratori” , non rispondo all’interesse collettivo ma bensì a strumentali interessi di parte.
Il diritto di cronaca, di stampa e/o di divulgazioni di video o registrazioni di consessi pubblici è riservato a chi, legittimamente autorizzato, rispetta i limiti della verità, della continenza e della pertinenza, diventando, al contrario, illegittimo il contenuto estorto clandestinamente con il fine pretestuoso di decontestualizzarlo e abusarne.
Tanto premesso, non si può non evidenziare che la nota diventa ancora più ricca di ossimori e paradossalità al solo pensare che lo stesso consigliere Foti, che conserva per l’attuale maggioranza solo giudizi ricchi di disvalore, insieme a tutta la minoranza presente, condannava e stigmatizzava all’unisono e con fare perentorio, il riprovevole e non giustificabile comportamento “dell’ex amministratore”, addirittura affermando più volte che il Sindaco stava agendo in piena correttezza.
Dunque, questo millantare cui prodest?
Del resto la democrazia non è la supremazia del libertinaggio ma essa si realizza solo nel rispetto ossequioso dei principi e delle regole, per tale ragione auspichiamo che chi si propone a concorrere alla politica del Paese con metodo dialettico riscopra innanzitutto il misconosciuto buon senso.
Così i consiglieri di maggioranza di Chiaravalle.
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