Chiaravalle, la minoranza chiede un Consiglio straordinario sulla riscossione coattiva
Foti, Rauti e Maida sollecitano chiarimenti sul contratto con Area S.r.l., i ricorsi tributari pendenti e le entrate post dissesto
05 settembre 2025 09:09
I consiglieri comunali di opposizione di Chiaravalle Centrale, Claudio Foti, Giuseppe Rauti e Vito Maida, hanno protocollato una richiesta formale di convocazione del Consiglio comunale ai sensi dell’articolo 39 del Testo unico degli enti locali. Al centro dell’iniziativa, indirizzata al sindaco, al presidente del Consiglio e al segretario comunale, c’è la gestione della riscossione coattiva delle entrate comunali, affidata alla società Area S.r.l., e "la necessità di fare chiarezza sulle entrate relative ai residui attivi post dissesto".
La minoranza ricorda che con una determinazione del settore finanziario del febbraio 2024 il servizio di riscossione coattiva, in particolare per l’IMU 2017-2019, è stato affidato in concessione alla società Area S.r.l. per un importo presunto di 25 mila euro più IVA, con diritto ad aggio sulle somme riscosse e rimborso delle spese esecutive e postali. Già nella seduta consiliare di novembre 2024 era stata condivisa "l’urgenza di adottare un regolamento specifico per disciplinare l’attività", ma a oggi non risulta alcun riscontro concreto. Inoltre, nonostante ripetute richieste di accesso agli atti, "non è stato ancora fornito un quadro completo dei ricorsi tributari pendenti", elemento che secondo i consiglieri appare fondamentale per valutare la correttezza della procedura e le eventuali criticità.
Da qui la richiesta di convocare un Consiglio straordinario per discutere la conformità del regolamento comunale vigente rispetto alla riscossione coattiva, ottenere una relazione dettagliata del responsabile del contenzioso su tutti i ricorsi tributari, acquisire una rendicontazione aggiornata delle entrate incassate sia dalla riscossione coattiva sia dai residui attivi certificati dall’Organo Straordinario di Liquidazione, e avere a disposizione l’elenco delle fatture e dei mandati di pagamento emessi a favore della società concessionaria.
La richiesta, datata 4 settembre e indirizzata anche per conoscenza alla Prefettura di Catanzaro, rappresenta un nuovo atto di pressione da parte della minoranza, che rivendica il proprio ruolo di controllo e chiede trasparenza su una materia delicata che tocca le finanze comunali e, di conseguenza, i cittadini contribuenti.