Il capogruppo “Uniti per Unire” denuncia la cattiva gestione del Comune: “È tempo di un passo indietro”
Un attacco frontale, senza sconti. L’avvocato Vito Maida, capogruppo della minoranza consiliare “Uniti per Unire”, ha affidato a un’intervista concessa all’emittente TeleJonio una dura analisi della situazione amministrativa di Chiaravalle Centrale, tracciando un quadro allarmante dell’operato della maggioranza guidata dal sindaco Domenico Donato.
Fulcro della discussione è stato il recente consiglio comunale, durante il quale si è riproposta la consueta discussione accesa sulle questioni di bilancio.
Ma l’avvocato non si è fermato alla questione finanziaria. Ha espresso anche forti critiche sullo stato delle opere pubbliche, sui disservizi che toccano la vita quotidiana dei cittadini – dalle strade all’acqua, passando per la pulizia urbana – e sullo stallo della Casa della Salute, da anni promessa e mai realizzata.
“Un’amministrazione fallimentare”, ha dichiarato con decisione. Maida ha accusato il sindaco Donato di non saper più “tenere il timone” e ha invocato un cambiamento radicale: “Un primo cittadino che non è in grado di gestire neanche l’aula consiliare – ha detto – non può pretendere di governare un paese intero. È la seconda volta che accade. Serve consapevolezza, serve dignità: si faccia un passo indietro”.
Parole che fanno riferimento al “famigerato” alterco di alcuni mesi fa tra Donato e il consigliere Claudio Foti e all’episodio più recente, accaduto durante l’ultimo consiglio comunale, quando il sindaco ha richiesto addirittura l’intervento dei Carabinieri invocando il “sequestro” del telefono cellulare di un ex amministratore presente tra il pubblico. Un fatto che, secondo Maida, testimonia “la totale perdita di controllo del sindaco e l’incapacità anche emotiva di condurre la vita amministrativa con equilibrio e rispetto delle regole democratiche”.
L’opposizione torna così a chiedere più trasparenza, anche attraverso la possibilità di riprendere liberamente le sedute consiliari, e invoca un deciso cambio di rotta: “Chiaravalle non può essere trascinata nel baratro. Chi non è in grado di amministrare - ha concluso - deve restituire la parola agli elettori”.
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