Chiaravalle, polemica sul bilancio: consiglieri senza accesso agli atti analitici

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Chiaravalle, polemica sul bilancio: consiglieri senza accesso agli atti analitici
Il Comune di Chiaravalle
  12 settembre 2025 11:40

È scontro aperto sul bilancio comunale. Il consigliere Claudio Foti ha presentato una richiesta formale al Prefetto di Catanzaro “per garantire l’accesso agli atti relativi al bilancio di previsione 2025–2027, aggiornato con la variazione approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 luglio”.

Al centro della contestazione c’è la mancata trasmissione ai consiglieri della documentazione analitica, distinta per singoli capitoli di entrata e spesa. Durante la seduta, spiega Foti, erano stati forniti solo elaborati generici, senza consentire un esame puntuale delle destinazioni di spesa. Eppure il Responsabile del settore finanziario aveva indicato che i 522mila euro di accertamento IMU sarebbero stati destinati alle annualità 2025, 2026 e 2027, “per coprire debiti”. Una dichiarazione verbale che – sottolinea Foti – deve trovare riscontro negli atti ufficiali.

Banner

“Il bilancio analitico – ricorda – viene generato automaticamente dal software utilizzato dal Comune. Trasmetterlo in formato digitale richiederebbe pochi minuti, senza alcun intralcio per gli uffici. È dunque palese l’azione di ostruzionismo che si registra a danno delle prerogative dei consiglieri comunali”.

Banner

La richiesta non arriva solo da Foti: anche i consiglieri Maida e Rauti hanno sollecitato la consegna della documentazione, rimasta però inevasa nonostante due PEC inviate il 31 luglio e il 25 agosto, e ulteriori richiami al segretario comunale.

Banner

“Non è più sostenibile – afferma Foti – che per ottenere atti fondamentali i consiglieri debbano ogni volta ricorrere all’intervento del Prefetto. Non occorre recarsi fisicamente in Comune: la richiesta è chiara ed esaustiva, riguarda un documento che dal 29 luglio non è mai stato né prodotto né conservato agli atti del Consiglio”.

Ora la parola passa al Prefetto, chiamato a garantire trasparenza e rispetto delle prerogative dei consiglieri comunali.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner