Il movimento civico ricostruisce la vicenda: “Problema sollevato prima da Alecci e poi da Talerico. Soltanto dopo il sindaco Donato si è svegliato dal sonno di Biancaneve”
“In queste ore stanno finalmente arrivando nuove e moderne attrezzature per la Radiologia della Casa della Salute di Chiaravalle. Bene, una buona notizia per la città e per il territorio. Ma, prima che qualcuno salti sul carro dei proclami e rivendichi meriti che non ha, vogliamo ricostruire la vicenda nel segno della verità”. È quanto scrive il Movimento Civico di Chiaravalle Centrale Radici e Ali.
Secondo il movimento, “il primo a denunciare pubblicamente l’obsolescenza degli strumenti in dotazione alla Radiologia dell’ex ospedale di Chiaravalle è stato il consigliere regionale Ernesto Alecci. Il suo intervento ha fatto scalpore e ha finalmente acceso i riflettori su una condizione che penalizzava i cittadini da troppo tempo”.
“Va ricordato - prosegue la nota - che il primo intervento di Alecci scaturiva dalle proteste del personale costretto a gestire un servizio azzoppato: merito va dunque dato anche a chi, dentro la Casa della Salute, lotta quotidianamente per tenerla in piedi nonostante mille criticità”.
A quell’iniziativa, ricorda Radici e Ali, “si è aggiunto l’intervento del consigliere regionale Antonello Talerico, che ha avuto il merito di incalzare con forza la struttura commissariale dell’Asp di Catanzaro, costringendola a prendere in carico la questione”.
Il movimento non risparmia critiche al sindaco Domenico Donato: “Soltanto dopo queste due prese di posizione molto forti, il sindaco si è svegliato dal dolce sonno di Biancaneve e ha cominciato a cavalcare l’onda. Convocazioni di sindaci, riunioni, comunicati: ma è chiaro a tutti che solo dopo Alecci e Talerico si è accorto di un problema che fino a quel momento aveva completamente ignorato”.
Con la consegna delle nuove attrezzature, “il Commissario Straordinario dell’Asp di Catanzaro, Gen. Antonio Battistini, sta dando seguito a quanto promesso negli incontri dei mesi scorsi. È giusto che la comunità accolga con favore questo passo avanti, ma è altrettanto giusto ribadire la cronistoria dei fatti: chi ha dormito senza fiatare non può oggi rivendicare meriti inopportuni”.
Radici e Ali chiude con una stoccata polemica: “La salute dei cittadini non è un terreno per passerelle né per favole a lieto fine raccontate in ritardo. Ringraziamo tutti, chi si è impegnato davvero, la politica regionale, i sanitari dell’ex ospedale, anche Donato e i sindaci del comprensorio che poi hanno fatto fronte comune. Ma non accetteremo mai che la verità venga distorta e che qualcuno si autoattribuisca meriti che appartengono ad altri”.
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