“Un’amministrazione che parla da sola, che si racconta una narrazione autoreferenziale di successi inesistenti, chiusa a ogni forma di confronto e incapace di riconoscere – figurarsi affrontare – le evidenti criticità che travolgono la città”. È un giudizio senza appello quello espresso dal movimento civico “Radici e Ali” sul governo cittadino di Chiaravalle Centrale guidato dal sindaco Domenico Donato. Un bilancio definito senza mezzi termini “nero, anzi nerissimo”, che evidenzia una deriva sempre più “scollegata dalla realtà”.
Al centro delle critiche c’è l’atteggiamento di Donato, descritto come impermeabile al dialogo, allergico al contraddittorio. “Secondo il sindaco – denuncia il movimento – tutto va bene, sempre e comunque. Anche quando le evidenze mostrano il contrario. Le domande vengono evitate, le segnalazioni derubricate a polemica sterile. Non esiste spazio per un confronto democratico”.
Peggio ancora quando si alza la voce per denunciare i ritardi o i disservizi: “La reazione dell’amministrazione è sopra le righe, scomposta, aggressiva”. “Un atteggiamento – si legge in una nota – che mina le basi del vivere civile e scoraggia ogni forma di partecipazione”.
Simbolico, poi, l’episodio legato alla Casa della Salute: “Mentre in città si discuteva dei ritardi biblici del cantiere, il primo cittadino – come se nulla fosse – era impegnato in un allegro viaggio in Svizzera, di cui ancora oggi non si conoscono i risultati concreti”. Una scelta definita “emblematica” di un’amministrazione che pare "disinteressarsi delle priorità reali della comunità".
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