Il movimento civico: “Due dichiarazioni durissime contro Donato e nessuna risposta dalla maggioranza”. Sotto accusa anche il bilancio comunale
10 giugno 2025 11:51“Esaurita l’ennesima corrida in consiglio comunale, non certo provocata dall'opposizione ma dalla manifesta e pubblica mancanza di tenuta emotiva del primo cittadino, Domenico Donato, corre l'obbligo di formulare una serie di considerazioni più a freddo”. A dichiararlo è il movimento civico “Radici e Ali”, che interviene duramente dopo l’ultima infuocata seduta del civico consesso.
Il movimento mette in evidenza il silenzio assordante della maggioranza di fronte a due prese di posizione nette contro il sindaco. “Innanzitutto registriamo non una ma ben due dichiarazioni fortissime nei confronti del sindaco Donato rimaste prive di reazione da parte della maggioranza: una da parte del consigliere Vito Maida che ne chiede le dimissioni urgenti per la totale perdita del timone e una da parte del gruppo ChiCe, guidato dal consigliere Giuseppe Rauti, che testualmente scrive ‘un sindaco che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere inadeguato al ruolo istituzionale’”.
Secondo Radici e Ali, queste dichiarazioni dovrebbero indurre il primo cittadino a un serio momento di riflessione e autocritica. Ma non è tutto: il movimento lega questa crisi politica alla situazione economico-finanziaria dell’ente, sollevando ancora una volta l’allarme già lanciato dall’ex assessore Claudio Foti. “Questa analisi – si legge nella nota, – fa il paio con la situazione economico-finanziaria denunciata ormai da due anni dall'ex assessore Claudio Foti, che ha scandagliato i conti capitolo per capitolo facendo emergere debiti per oltre 3 milioni di euro a fronte di un rendiconto 2024 presentato addirittura in attivo!”.
“Delle due l’una: o ha ragione Donato, e allora non c’è motivo per non accogliere serenamente la richiesta di Claudio Foti di un controllo da parte della Corte dei Conti; oppure ha ragione Foti, e in tal caso la situazione contabile del Comune si fa davvero seria” sottolinea la nota.
Secondo Radici e Ali, la questione finanziaria non può essere sottovalutata, soprattutto per un Comune che viene già fuori da un precedente dissesto: “Il movimento si permette di ricordare, in termini di puro esercizio retorico-teorico, le conseguenze per gli amministratori che approvano documenti contabili alterati: si va da pesanti responsabilità per danno erariale davanti alla Corte dei Conti, fino alla responsabilità penale in caso di falsità ideologica in atto pubblico”.
Il movimento conclude ribadendo la necessità di “trasparenza, autocritica e verità” come uniche vie percorribili per uscire da una crisi che ormai appare istituzionale, politica e finanziaria insieme.
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