Il movimento civico denuncia l’incapacità politica dell’amministrazione Donato e definisce “triste” l’epilogo di una consiliatura chiusa nel silenzio della maggioranza
30 luglio 2025 12:21“Tre milioni di euro di debiti non possono essere ignorati, tantomeno minimizzati. È quanto emerso con forza nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Chiaravalle Centrale, dove il sindaco Domenico Donato – secondo il movimento civico Radici e Ali – ha toccato il punto più basso della sua parabola amministrativa, chiudendo la consiliatura senza una sola risposta politica credibile su uno dei temi più delicati per la vita finanziaria dell’Ente”.
A preoccupare, più dei numeri, è “l’assenza di consapevolezza istituzionale manifestata dal primo cittadino, che – di fronte a documenti ufficiali portati in aula e che dimostrano l’esistenza di una situazione debitoria ormai insostenibile – si è limitato a dire: non ne sono a conoscenza. Come se un sindaco potesse non sapere, non vedere, non leggere le determine pubblicate dal Comune stesso”.
“Ancora più grave – sottolinea Radici e Ali – il fatto che, davanti a richieste circostanziate e trasmesse per PEC decine di volte, il sindaco si sia permesso di chiedere, quasi con tono intimidatorio, come fosse possibile che un consigliere di minoranza avesse accesso a determinati atti. Una domanda che, per chi amministra nel nome della trasparenza, non dovrebbe mai essere posta”.
“Il problema, però, non è solo il sindaco” tuona il movimento. “A lasciare attoniti – sottolineano - è il tragico mutismo dell’intera maggioranza, incapace di aprire un dibattito, di articolare una difesa, di assumersi pubblicamente la responsabilità di un disastro finanziario che ha ormai travolto la credibilità dell’ente. In una città che ha dato i natali a figure di spessore nella politica calabrese, il Consiglio comunale si è ridotto a un rito muto, svuotato di confronto e di dignità istituzionale”.
Radici e Ali parla senza mezzi termini di una gestione al capolinea, e chiama i cittadini alla riflessione: “Può un Comune essere governato da chi nega l’evidenza, disconosce atti pubblici e scarica tutto sugli uffici?”.
La risposta, ormai, “non è più una questione politica. È una questione di responsabilità democratica”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736