Chiaravalle, scontro in Consiglio: il movimento “Radici e Ali” attacca la maggioranza

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“Un errore resta un errore, perseverare è diabolico”

  02 marzo 2025 11:36

Non si placano le polemiche dopo l'acceso consiglio comunale di giovedì, che ha visto protagonista il duro scontro tra il sindaco Domenico Donato e il consigliere di opposizione Claudio Foti. Se la maggioranza ha difeso il primo cittadino, minimizzando l’accaduto e accusando l’opposizione di fomentare tensioni, il movimento "Radici e Ali" risponde con fermezza, respingendo ogni tentativo di giustificazione e rilanciando la questione su un piano istituzionale e democratico.
 
"Un errore è un errore, due errori sono un diabolico persistere", sottolinea il movimento, rimarcando come nessuna dialettica politica possa giustificare il comportamento del sindaco "che si è fisicamente scagliato contro Foti sotto gli occhi esterrefatti di una intera aula consiliare". Secondo "Radici e Ali", la gravità dell’accaduto risiede nel fatto che Donato "dopo avrebbe dovuto limitarsi a chiedere scusa, anziché trovare sponde in una difesa d’ufficio che finisce per danneggiare ulteriormente l’istituzione che rappresenta".
 
"Chi oggi giustifica quanto accaduto sembra dimenticare decenni di aspri e feroci dibattiti consiliari a Chiaravalle tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista, tra Partito Democratico e centrodestra, e così via. Eppure, mai nessun sindaco, di destra o di sinistra, di centro o di lista civica, si era permesso di calpestare il proprio ruolo istituzionale arrivando a minacciare aggressioni all'opposizione", prosegue la nota del movimento. Un richiamo alla storia politica locale, che evidenzia come, per quanto gli scontri possano essere stati duri, "non si era mai scesi a un livello tanto pericoloso per la tenuta democratica del confronto politico".
 
Anche il giudizio sulla presunta sterilità delle critiche dell’opposizione, rilanciato dalla maggioranza, viene respinto al mittente: "Andare a sindacare sul ruolo dell'opposizione, svuotando di senso la sua funzione di controllo e proposta, significa ledere i principi fondamentali della democrazia".

Il messaggio di "Radici e Ali" è chiaro: "Un primo cittadino deve saper rappresentare tutti, anche chi lo contesta, e assumersi le responsabilità delle proprie azioni senza tentare di giustificare l'ingiustificabile".
A chi ancora tenta di minimizzare la vicenda, il movimento ricorda le parole di Thomas Jefferson: "Quando il governo teme il popolo, c’è libertà. Quando il popolo teme il governo, c’è tirannia".

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