Italia Nostra, i circoli del Pd di Catanzaro, Associazione Laburisti Dem, Associazione Arte di parte, Associazione Solaria, Associazione Catanzaro Libera, Associazione per il decoro Urbano, Associazione Antonino Greco, Walter Fratto (Architetto), Associazione Cara Catanzaro, Associazione Natura e Dintorni e l'Associazione ARPI inviano una lettera aperta all’Arcivescovo di Catanzaro Squillace Monsignor Vincenzo Bertolone. Di seguito il testo integrale.
"Raccogliamo l’appello del deputato Paolo Parentela del movimento cinque stelle e ci rivolgiamo a lei perché ci sta a cuore la comunità di Squillace che, ancor di più oggi, dopo aver attraversato la prima pandemia della nostra vita, non può dividersi per nessuna ragione, anche se la causa è la costruzione di una nuova chiesa. La bufera del coronavirus ha scosso il mondo che può salvarsi solo inaugurando una nuova epoca di dialogo, coesistenza e di cooperazione tra i popoli, le razze, le religioni, gli Stati, le città. Abbiamo imparato in questi mesi che dobbiamo essere e sentirci comunità nel senso profondo del termine. Nessun interesse individuale o di pochi o di molti può venire prima dell’interesse comune, della salvaguardia dei beni collettivi .La salute, la natura, la terra intesa come patrimonio materiale e immateriale consegnatici dalle generazioni che ci hanno precedute non è di nostra proprietà ma appartiene a tutte le creature come ci ricorda Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato Si”, nella quale ci invita a considerare, rispettare e valorizzare l’ambiente come casa comune, alimentare la fede davanti alla meraviglia del Creato, promuovere la cooperazione e la convivenza armoniosa tra tutte le creature .
Una comunità di fedeli non può contrapporsi all’amministrazione comunale o a quanti fedeli non sono ma ha il dovere etico di unire, costruire ponti, valorizzare il dialogo e la concertazione. A tutto c’è soluzione, per tutto si possono e si devono trovare risposte condivise, rispettose dei bisogni dei cittadini e delle amministrazioni che li rappresentano. Le chiediamo dall’alto del Suo ruolo di Padre Spirituale della città di Squillace di intervenire mediando le posizioni della locale chiesa diretta egregiamente da Don Pino Puglisi che vuole demolire e ricostruire la chiesa della marina e l’amministrazione comunale del Sindaco Paquale Muccari che a nostro avviso giustamente è favorevole ad un progetto diverso da quello presentato che prevede 5000 metri cubi di costruito con un impatto ambientale devastante in una piazza antistante alla chiesa in cui già esiste la scuola, aree per parcheggi e passeggio, un bar, una breve distanza dalla strada statale. Riteniamo che il paesaggio urbano cosi come ci è stato consegnato e lo abbiamo conosciuto appartiene a tutti e vada tutelato nella sua integrità. Dobbiamo combattere il male antico dei calabresi che non amano e non difendono abbastanza la propria terra che vivono i luoghi come “non luoghi” e troppo spesso demoliscono assieme ai manufatti anche storia ed identità collettive.
La chiesa di Squillace Lido ha la bellezza negli occhi di più generazioni che l’anno vista sorgere o conosciuta nel corso degli anni come luogo spirituale unico per il paese. Abbatterla sarebbe una violenza una ferita urbana che a nessuno è consentito produrre. Ci affidiamo a Lei con la certezza che saprà trovare la giusta mediazione tra le contrapposte valutazioni ed esigenze e riportare la pace, l‘armonia, la solidarietà in una comunità che crede fermamente a questi valori e li ha da sempre praticati".
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