Chirillo (Confesercenti) critico sulla Fase 2: “Così l'Italia non riparte. Mancano strategie e obiettivi”

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images Chirillo (Confesercenti) critico sulla Fase 2: “Così l'Italia non riparte. Mancano strategie e obiettivi”

  27 aprile 2020 10:55

“Così l'Italia non riparte”.

L'allarme di Confesercenti Catanzaro non si fa attendere all'indomani della conferenza stampa del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, sull'avvio della cosiddetta “Fase 2” dell'emergenza coronavirus.

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“Una Fase 2 che, di fatto, è una Fase 1 Bis” sottolinea con rammarico il presidente dell'associazione imprenditoriale, Francesco Chirillo, denunciando “l'assenza di strategie e obiettivi”.

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“Assistiamo, del tutto impotenti, alla completa paralisi del commercio e di tante piccole aziende ancora per un altro mese - evidenzia Chirillo. - Una situazione tragica e insostenibile che sta già condannando a morte il tessuto produttivo nazionale: la rete delle Camere di Commercio ha rilevato quasi 30mila imprese in meno nel primo trimestre 2020. Il saldo peggiore degli ultimi sette anni”. Ma di fronte a questi numeri “il premier risponde con il solito invito a restare a casa”. “Ma non può più bastare!” ribatte con forza il presidente di Confesercenti Catanzaro. “Sorvolando sui toni forzatamente paternalistici usati ieri sera, sugli inviti poco opportuni a non organizzare dei party e sulle cervellotiche riaperture (questo sì, quello no...) - spiega Chirillo - viene da chiedersi a che servono pletore di esperti, scienziati e task force, oltre alle varie commissioni politiche che si stanno occupando del problema Covid? La semplice misura dello stare a casa non può più essere la soluzione. Lo Stato e il Governo, a questo punto, dovrebbero essere in grado di garantire contemporaneamente sia la salute che il lavoro: e la prima non dovrebbe negare l'altro”.

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“Ricordo a me stesso che la nostra Costituzione all'articolo 3 - prosegue - afferma che compito della Repubblica è rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Qui siamo all'esatto opposto, mi pare”. “E mentre in Europa ci sono economie che non si sono mai fermate e continuano a erodere tutto il nostro mercato dell'export - è l'analisi di Francesco Chirillo - noi siamo paralizzati dalla paura della ripartenza”.

“Alle nostre imprese e partite Iva non servono continui e ripetuti annunci, ma fatti che si traducano in investimenti concreti, risorse, tagli fiscali, sospensione delle bollette - conclude il rappresentante di Confesercenti Catanzaro - Le nostre proposte, intanto, continuano a rimanere inascoltate. E il tempo a disposizione di tante famiglie senza più reddito sta per scadere”. 

 

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